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Ambiente

La cometa di Neanderthal sarà visibile dopo 50.000 anni

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Occhi puntati al cielo: la cometa di Neanderthal ha raggiunto oggi il perielio, il punto dell’orbita più vicino al sole.

La scoperta

La scoperta della cometa C/2022 E3 (ZTF) risale al 2 marzo del 2022, allorquando distava 640 milioni di chilometri dal Sole, ed è stata effettuata dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci del “Zwicky Transient Facility”, un programma di ricerca svolto all’Osservatorio del Monte Palomar, in California.

Il nome scientifico associato alla cometa comprende le informazioni principali che la contraddistinguono, tuttavia è stato ad esso affiancato un soprannome comune, alla portata di tutti: la “Cometa di Neanderthal”. La scelta non è stata affatto casuale: l’ultima volta che questo corpo celeste ha attraversato il Sistema Solare, infatti, sul nostro pianeta vi erano appunto i Neanderthal.

Il significato della sigla

C/2022 E3 (ZTF), perché questo nome? Ebbene, ogni lettera sta ad indicare una determinata informazione. La lettera C, nel linguaggio astronomico, indica un periodo orbitale superiore ai 200 anni; 2022 è l’anno in cui è avvenuta la scoperta; la lettera E fa riferimento al mese in cui si è verificata quest’ultima, in questo caso la prima metà di marzo; la cifra successiva (il 3) indica il numero della scoperta avvenuta in quel semestre: la cometa di Neanderthal, in quel periodo, è stata la terza; infine, vi è la sigla “ZTF” che sta per Zwicky Transient Facility”, il programma di ricerca. 

Gas ghiacciati e polveri

Quando parliamo di comete facciamo riferimento a piccoli corpi celesti composti principalmente da gas ghiacciati e polveri. La loro origine avviene ai confini del Sistema Solare, in una zona denominata “Nube di Oort”. Una posizione strategica che allontana i rischi che potrebbero causare le alte temperature delle zone prossime (o quasi) all’orbita del Sole.

I rischi

Il passaggio della cometa a soli 166 milioni di chilometri da Sole, che ribadiamo è previsto per oggi, potrebbe in realtà comportare dei rischi. Il nucleo, composto principalmente da ghiaccio,  potrebbe iniziare un processo di sublimazione e dunque passare da uno stato solido ad uno gassoso, causando così la formazione della chioma e della coda della cometa.

Occhi al cielo

Il periodo ottimale per osservare la cometa di Neanderthal sarà quando essa si troverà alla minima distanza dalla Terra, il 1° febbraio alle 18:00 circa. In questa data, il corpo celeste raggiungerà il suo massimo splendore e, per questo motivo, sarà possibile osservarla ad occhio nudo, senza strumento alcuno. È altamente consigliato recarsi in posti lontani dai centri abitati e dalle luci della città.

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