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Ambiente

Emilia-Romagna: terzo disastro ambientale in pochi mesi, che sta succedendo?

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Alluvione in Emilia-Romagna, fiumi esondati e migliaia di sfollati. Due dispersi a Bagnacavallo. Esondazioni a Faenza, Forlì e nel Bolognese. Evacuato l’ospedale di Lugo. Sospensioni della circolazione dei treni.

L’Emilia-Romagna vive il terzo disastro ambientale in pochi mesi. Nelle ultime 24 ore si aggrava una situazione già critica a causa delle precedenti alluvioni e che che ricorda tragici eventi del maggio 2023, che sempre in Emilia-Romagna causarono 17 vittime.

Due persone disperse

Le intense precipitazioni causate dall’ondata di maltempo del ciclone Boris hanno provocato esondazioni di fiumi e torrenti, con allagamenti diffusi e numerose frane. Tra le zone più colpite ci sono Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Il torrente Idice ha rotto gli argini a Budrio, causando l’evacuazione preventiva di molte famiglie. Anche i fiumi Marzeno, Senio e Sillaro sono esondati, mettendo in difficoltà comuni come Faenza, Castel Bolognese e Modiglianadove oltre 1000 persone sono state evacuate.

Il vice ministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami annuncia che ci sono due persone disperse a Bagnacavallo, una delle zone più colpite dalle piene. I due residenti si erano rifugiati nel tetto della propria abitazione quando questo è crollato. Qualche ora prima il sindaco aveva dato l’ordine di evacuazione. “Stiamo lavorando per salvare tutte le persone che possiamo. La situazione è poco bella“. Così all’ANSA il primo cittadino, Matteo Giacomoni, sulla rottura dell’argine del Lamone a Traversara, che ha provocato allagamenti.

Emilia Romagna: colpite le infrastrutture

Le infrastrutture sono state duramente colpite: la circolazione ferroviaria è stata sospesa dalla nottata in alcune tratte tra Forlì, Faenza e Ravenna, mentre la rete autostradale ha subito chiusure temporanee per allagamenti. Trenitalia da notizie di sette Alta Velocità e Intercity cancellati, 11 con limitazioni, cinque Intercity notte instradati su percorsi alternativi.

Trasporto su ferro ripreso a partire dalle 17 con la circolazione ferroviaria fra Faenza e Ravenna, sospesa dalla mezzanotte. Già interamente riaperte alle 13.30 la linea Bologna – Prato fra Grizzana e Monzuno e alle 15.00 la linea Bologna – Rimini fra Faenza e Forlì. Resta sospesa la circolazione dei treni sulla linea Ferrara – Ravenna, fra le stazioni di Portomaggiore e Ravenna, con previsione di ripresa del servizio nel corso della giornata di domani. Tempi più lunghi di riattivazione sono stimati sulla linea Castel Bolognese – Ravenna per i danni all’infrastruttura nella tratta Lugo – Russi. Attivati alcuni collegamenti spola con autobus fra Castel Bolognese e Russi con fermate nelle stazioni intermedie. Danni importanti all’infrastruttura sono stati riscontrati anche fra Faenza e Marradi sulla linea Faentina; in corso sopralluoghi per una stima dei tempi di riattivazione.

La Protezione Civile è attiva su più fronti con l’invio di squadre di soccorso, tra cui rinforzi provenienti dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. Gli interventi sono concentrati nelle aree più critiche per aiutare a gestire l’emergenza, in particolare a Faenza e nelle zone dell’Appennino. È la provincia di Ravenna, ancora una volta, a pagare il prezzo più alto di questa terza alluvione in pochi mesi. Faenza va di nuovo sott’acqua, Lugo è in stato di assedio dopo la rottura del Senio a Cotignola: proprio in questa zona sono state recuperate con l’elicottero cinque persone ed è stato evacuato l’ospedale. I degenti sono stati trasferiti in altre strutture ospedaliere.

Appello dei sindaci: ‘Restate ai piani alti’. Scuole chiuse. Domani allerta rossa sulla Romagna e sul Bolognese

Confermata anche per Venerdì 20 settembre, l’allerta rossa per criticità idraulica e idrogeologica nelle province di Bologna, Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena, a causa delle precipitazioni cadute nelle ultime 48 ore e di quelle previste (in attenuazione). Allerta arancione in provincia di Modena. Lo comunica direttamente la Regione Emilia-Romagna tramite un post sui canali social. “Restate ai piani alti”. Appelli sono stati diffusi con gli altoparlanti e i sindaci romagnoli continuano a diramare appelli e aggiornamenti sempre via social alla popolazione, invitata a restare ai piani alti. Ma c’è anche chi non riesce a salire sul tetto per venire evacuato.

Venerdì 20 settembre a casa gli studenti di Ravenna e Forlì. Scuole aperte invece a Bologna, Cesena e Rimini. Anche se il sindaco di Bologna si è prodigato nel dire che: “Il peggio è passato, scuole aperte tranne in alcuni casi. Le piogge stanno dando tregua nel bolognese – ha spiegato il sindaco Matteo Lepore, facendo il punto della situazione sul maltempo nella sede della Città metropolitana – possiamo dire che il grosso è passato. Anche l’allerta della Regione è più ottimista”. Per questo, afferma, “in accordo coi sindaci e la Regione abbiamo deciso che ogni Comune deciderà se riaprire o meno le scuole, in base alle criticità dei singoli territori”. 

Mattarella, vicinanza all’Emilia Romagna in questo momento

“Ho appena parlato con il presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna Irene Priolo per chiedere notizie ed esprimere vicinanza in questo momento di difficoltà, chiedendole di ringraziare tutti coloro che si stanno adoperando per aiutare chi si trova in condizioni difficili”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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