Musica: la Pausini non canta “Bella Ciao”, è polemica.

Musica: la Pausini non canta “Bella Ciao”, è polemica.

Laura Pausini è al centro della polemica della giornata con “sfumature politiche”.

Il motivo? Il suo rifiuto di cantare il Bella Ciao, l’inno antifascista nato durante la seconda guerra mondiale. È successo ieri sera a El hormiguero, il programma televisivo spagnolo a cui la cantante italiana ha partecipati con gli altri coach di La Voz: Pablo López, Antonio Orozco e Luis Fonsi e Laura Pausini.

I conduttori sottoponevano i quattro artisti ad un gioco musicale in cui dovevano cantare canzoni che includevano la parola “cuore”. Tutti hanno dimostrato la loro capacità di memoria e improvvisazione, cantando canzoni in spagnolo o inglese come Too much heart (Willy DeVille), Total eclipse of the heart (Bonnie Tyler) o En el amor todo es comer (“esplode, il mio cuore esplode” ) di Raffaella Carrà.

Pausini non canta ‘Bella Ciao’ perché è “una canzone molto politica”.

Laura Pausini è passata all’italiano per interpretare Cuore Matto, di Little Tony, una canzone molto nota in Italia. Il problema è arrivato poi, quando Pablo Motos ha intonato la canzone Bella Ciao, incoraggiando Pausini a cantarla lei stessa. Ma la cantante si è rifiutata categoricamente di farlo, sostenendo che era “una canzone molto politica” e che lei non vuole cantare canzoni politiche.

La vicenda ha subito suscitato grande scalpore sui social network, con critiche nei confronti della Pausini: rifiutandosi di cantare la canzone adottata come inno dalla Resistenza Partigiana Italiana, durante la sua lotta contro il fascismo, la cantante avrebbe già preso una posizione politica.

L’accusa di essere fascista.

“L’antifascismo è una posizione politica e sappiamo già che non è quella che prende Laura Pausini”, “Laura Pausini si dichiara fascista dal vivo, niente di nuovo” oppure “Penso che Laura Pausini non potrà mai toccare la figura della grande Raffaella Carrà”. Queste le reazioni rabbiose di alcuni utenti.

Adriana Lastra: “La dice lunga su Laura Pausini, e niente di positivo”.

Una polemica che è stata alimentata dal parere di Adriana Lastra: “Rifiutarsi di cantare una canzone antifascista dice molto sulla signora Pausini, e niente di positivo“.

La cantante si difende: “Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica”.

La Pausini ha cercato di dire la sua su Twitter, in un tweet in cui ha cercato di spiegarsi meglio, dicendo  di non essere fascista, ma che non le piace posizionarsi politicamente con la sua musica.

“Io non canto canzoni politiche o di destra o di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventare quello che non sono“.

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