È partita da Napoli l’indagine che ha condotto al blitz contro il gruppo neonazista Werewolf svolto, nella giornata di ieri, dalla Polizia di Stato e che si è concluso con la notifica di 12 misure cautelari. L’inchiesta è infatti nata dall’indagine della Digos e della procura partenopea sull’Ordine di Hagal. A Napoli il giudice ha ritenuto competente Bologna e per questo lì è confluito il fascicolo.
L’indagine sull’Ordine di Hagal
L’inchiesta della Procura di Napoli sull’associazione neonazista di carattere sovversivo, negazionista e suprematista sgominata due anni fa nel Casertano si è invece conclusa con quattro condanne da parte della Corte d’Assise di Napoli. La Corte ha anche riconosciuto che l’Ordine di Hagal non fosse affatto un’associazione culturale ma un’associazione che avrebbe avuto come scopo ultimo il sovvertimento delle istituzioni democratiche.
Il sostituto procuratore di Napoli che ha istituito il processo, Claudio Orazio Onorati, è stato posto sotto tutela a causa delle minacce ricevute.
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