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Passa il ReArm Europe

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Sono 419 i sì, 204 i voti contrari e 46 gli astenuti per il piano ReArm Europe: l’UE è pronta a riarmarsi e sostiene il Libro bianco della difesa, che prevede che i 27 Stati membri agiscano per mantenere la sicurezza europea. Passa anche la risoluzione sull’Ucraina – con 442 voti favorevoli, 98 contrari e 125 astensioni – che prevede un “incrollabile sostegno” al Paese.

Ma cosa dice il piano Rearm Europe?

Il piano di riarmo prevede che l’Unione metta in atto delle risposte ai rischi esterni che siano “simili a quelle in tempo di guerra e si stima che sarà in grado di mobilitare fino a 800 miliardi di euro per la Difesa.Se scateniamo il nostro potere industriale” afferma la presidente Ursula von der Leyen “possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di farci del male.”

Sarà attivata la clausola di salvaguardia nazionale – spiega von der Leyen – introdotta lo scorso anno. Questo strumento sarà attivato “in modo controllato, vincolato e coordinato per tutti gli Stati membri, che potrebbero mobilitare fino a 650 miliardi di euro nei prossimi quattro anni.”

Come ha votato l’Italia

Il governo, con questa votazione, si è spaccato: la maggioranza da una parte vede Forza Italia e Fratelli d’Italia che hanno votato a favore di ReArm Europe, dall’altra la Lega, che invece ha espresso favore negativo.

Inultile aggiungere che anche l’opposizione non è un fronte unito. Mentre il Movimento 5 Stelle – che ieri ha anche protestato all’esterno dell’aula di Strasburgo – e Alleanza Verdi e Sinistra votano contro la risoluzione, il PD si divide tra favorevoli e astenuti (e, tra le fila di questi ultimi, troviamo anche Elly Schlein).

Per quanto riguarda invece la risoluzione a favore dell’Ucraina, FDI ha deciso di astenersi in quanto il testo avrebbe avuto toni “anti-trumpiani”.

Ursula von der Leyen: non ci si può fidare di Putin

“Al Consiglio europeo ho visto un livello di consenso sulla difesa europea che non solo non ha precedenti, ma era del tutto impensabile solo poche settimane fa. C’è una nuova consapevolezza che dobbiamo pensare in modo diverso e agire di conseguenza.

“L’ordine di sicurezza europeo è stato scosso e molte delle nostre illusioni vanno in frantumi. Dopo la fine della Guerra Fredda, alcuni credevano che la Russia potesseessere integrata nell’architettura economica e di sicurezza dell’Europa; altri speravano di poter contare a tempo indeterminato sullapuena protezione dell’America.

“E così abbiamo abbassato la guardia, abbiamo ridotto la spesa per la difesa da una media oltre il 3% a meno della metà. Tuttavia, ogni analisi concorda sul fatto che dobbiamo andare oltre il 3%. l’intero bilancio europeo raggiunge solo l’1% del nostro PIL. […]

“C’è urgente bisogno di colmare alcune delle lacune nelle forniture militare dell’Ucraina e di fornire all’Ucraina solide garanzie di sicurezza. Ma questo momento della resa dei conti non rigiuarda solo l’Ucraina, riguarda solo l’Europa e la sicurezza dell’intero continente. Putin ha dimostrato più e più voltei essere un vicino ostile. Non ci si può fidare di lui mentre sta spendendo più di tutta l’Europa messa insieme.”

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