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12 mesi agoon
Portogallo: il governo di centro-destra scommette su 10 anni di agevolazioni fiscali per fermare la fuga di cervelli. Come? con zero tasse per gli under35 nel primo anno di lavoro.
Questa iniziativa vuole rispondere all’urgenza di invertire il flusso di lavoratori giovani, che stanno lasciando una delle economie più povere dell’Europa occidentale in cerca di lavori meglio retribuiti all’estero. Il governo di Luís Montenegro ha presentato il piano fiscale come parte del bilancio per il 2025, ma non è certo che Montenegro abbia abbastanza voti per farlo approvare in parlamento. Se fallisce, la sopravvivenza del suo governo sarà in dubbio. Joaquim Miranda Sarmento, ministro delle finanze, ha dichiarato giovedì che le agevolazioni fiscali per i giovani erano “uno strumento fondamentale per raggiungere l’obiettivo di trattenere e attrarre giovani in Portogallo”.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha sollevato dubbi sugli incentivi fiscali per i giovani, avvertendo che l’impatto delle aliquote fiscali preferenziali basate sull’età sull’emigrazione è “incerto”.
Approvazione della misura, e dell’intero pacchetto, è tutt’altro che scontata. Il governo stima che le agevolazioni fiscali per i giovani costeranno alle casse statali circa 650 milioni di euro all’anno. In Portogallo un lavoratore che guadagna un salario medio annuo di circa 20mila euro paga attualmente un’aliquota massima dell’imposta sul reddito pari al 26%, mentre chi guadagna tra i 21.000 e i 27.000 euro circa paga un’aliquota massima del 32,75 per cento. La nuova proposta fiscale governativa prevede anche un taglio dell’aliquota dell’imposta sulle società, che resta uno dei principali elementi di frizione con i socialisti. Tutto da vedere, dunque, se il progetto del premier andrà davvero in porto.
Tuttavia secondo Gonçalo Matias, presidente della Fondazione Francisco Manuel dos Santos, è “assolutamente fondamentale” arginare l’emigrazione dei laureati dalle università portoghesi. “Il Portogallo sta investendo nell’istruzione, ma questo investimento sta avvantaggiando Paesi come Francia e Germania” che accolgono immigrati portoghesi, evidenzia ancora Matias, secondo cui “non ha senso che un Paese povero come il Portogallo, che in realtà ha beneficiato molto dei fondi europei e della solidarietà europea, perda poi quegli investimenti a favore dei Paesi più ricchi”.