Spirale di violenza tra Israele e Palestina: ecco cos’è successo negli ultimi giorni

Mentre ricorre la 45esima Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese, la tensione tra Palestina e Israele continua a crescere. Ad oggi si sono verificati 306 episodi di violenza che hanno coinvolto le proprietà palestinesi, 290 casi di danni a beni agricoli e 226 casi di assalti fisici

Spirale di violenza senza fine tra Israele e Palestina

Sono passati 45 anni dall’istituzione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il popolo palestinese, ma la nascita di uno stato dotato di indipendenza economica e continuità territoriale sembra lontana.

La vita quotidiana degli abitanti della Cisgiordania è ormai piena di violenza a causa dei coloni israeliani e nella Striscia di Gaza la situazione è ancora più complicata. La povertà regna sovrana e la sopravvivenza delle famiglie dipende dagli aiuti umanitari. L’acqua pubblica di Gaza è contaminata e l’unica fonte utilizzabile è quella venduta da privati a prezzi smisurati.

Palestinesi alle prese con i coloni ed esercito israeliano

Il numero di operazioni militari si è ulteriormente intensificato negli ultimi giorni in seguito alla doppia esplosione del 23 novembre a Gerusalemme.

“Break the Wave“, è il nome dell’operazione militare lanciata 250 giorni fa con l’obiettivo di rintracciare tutti i palestinesi sospetti di terrorismo. Il bilancio dell’operazione, al momento, è di 130 palestinesi, 13 civili israeliani e 4 membri delle forze di sicurezza israeliane uccisi.

Ancora, lo scorso 4 ottobre, un gruppo di coloni israeliani armati di armi automatiche hanno bloccato una lunga fila di auto palestinesi che tentavano di entrare a Nablus. Da allora, quasi ogni giorno, i coloni si sono riversati all’ingresso sud della città per impedire ai palestinesi di entrare o uscire.

Lo scontro più grave degli ultimi decenni ha avuto luogo a metà novembre, a Hebron: Decine di migliaia di israeliani hanno marciato accompagnati da soldati attraverso il mercato, attaccando negozi e residenti palestinesi.

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