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12 ore agoon
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Redazione
																								
												
												
											Rosario Visone – portavoce regionale dei Verdi e candidato con AVS – dopo l’inchiesta di Report “E brucia ancora” fa sentire la sua voce e denuncia l’immobilismo del Governo: quella della Terra dei Fuochi, un territorio dove “inquinamento e malattie continuano a essere emergenze quotidiane”, è una “ferita che non si è mai rimarginata”.

La Terra dei Fuochi è “un’area vasta” spiega il portavoce 
“che comprende 90 comuni e circa 2 milioni e 600mila abitanti, per la quale la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia, imponendo al Governo di avviare entro due anni la bonifica dei siti contaminati e di programmi di prevenzione oncologica per le popolazioni esposte“.
Dopo un anno, però, non ci sono stati cambiamenti sostanziali: a seguito della nomina di un commissario, che ha cendito 293 siti contaminati e che ha stimato un costo – per soli 81 siti pubblici – di 2 miliardi e mezzo di euro, sono stati stanziati solo 15 milioni di euro, sufficienti a rimuovere solo parzialmente i rifiuti in superficie. “Una cifra simbolica” afferma Visone “a fronte di un disastro ambientale e sanitario che continua a mietere vittime. Intanto i cittadini, i medici, gli oncologi e le associazioni continuano a chiedere azioni concrete e immediate, sia per le bonifiche sia per screening oncologici gratuiti e regolari, soprattutto nelle aree più colpite“.

Proprio grazie alla sensibilità di Rosario Visone, la lista Europa Verde Campania è stata aperta agli esponenti della società civile e ai protagonisti delle battaglie ambientali che riguardano il territorio.
“Europa Verde Campania” conclude il portavoce “è l’unica forza politica che ha dimostrato di voler superare i calcoli elettorali, aprendo le proprie liste a attivisti e ambientalisti che da anni operano concretamente ad Acerra e in tutta la Terra dei Fuochi. Abbiamo scelto la coerenza, la partecipazione e il radicamento nei territori, perché la battaglia per la salute e per l’ambiente non può essere delegata a chi si ricorda di questi temi solo in campagna elettorale. Questa è la differenza tra chi fa ecologia per convinzione e chi la usa come slogan“.
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