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Mosca, 7 luglio 2025 – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato tramite il suo social Truth che oggi, alle 12 ora locale (le 18 in Italia), invierà le prime lettere relative ai dazi e agli accordi commerciali. Questa azione anticipa la scadenza per l’entrata in vigore delle imposte sospese e potrebbe avere ripercussioni sul commercio internazionale.
La Commissione Europea ha dato un segnale positivo: Ursula von der Leyen e Trump hanno parlato ieri al telefono in quella che è stata definita un’ottima conversazione. Un portavoce della Commissione ha dichiarato: “Siamo all’inizio della fine dei giochi”. L’Unione Europea punta a chiudere un accordo con Washington entro il 9 luglio, data ultima per un’intesa di principio.
Sulla possibile proroga della scadenza, la Commissione ha rimandato la decisione a Washington. Ha spiegato che mantiene un contatto stretto con gli Stati membri, ma senza consultazioni formali finché non arriveranno novità concrete.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz continua a dialogare con Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. Ha sottolineato che “il fattore tempo è cruciale” e che le trattative con gli Stati Uniti proseguono ancora.
Donald Trump ha minacciato di aumentare del 10% i dazi per i paesi che sostengono il gruppo BRICS, senza fare eccezioni. I leader BRICS, riuniti a Rio de Janeiro, hanno condannato questa decisione come “indiscriminata”. Hanno anche criticato gli attacchi israeliano-statunitensi contro l’Iran.
Il gruppo BRICS – composto da Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e altri sei paesi emergenti – rappresenta circa metà della popolazione mondiale e il 40% della produzione economica globale. Nonostante alcune divisioni su altri temi, i membri si sono uniti per condannare le misure tariffarie unilaterali degli Stati Uniti, avvertendo che queste potrebbero danneggiare l’economia mondiale.
La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha ribadito che i BRICS non cercano il confronto. Ha criticato le guerre commerciali e il protezionismo, definendoli vie senza uscita. “Non esistono vincitori nelle guerre tariffarie,” ha affermato, confermando l’impegno di Pechino per la cooperazione pacifica.
Dal Cremlino, il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha sottolineato che i BRICS rappresentano una piattaforma di cooperazione basata su interessi comuni. Ha assicurato che la cooperazione non si rivolge contro alcun paese terzo.
Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e paesi BRICS complicano un quadro geopolitico già instabile. L’Europa cerca un equilibrio negoziando con Washington per evitare escalation che danneggerebbero tutte le parti coinvolte.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se riusciranno a trovare un compromesso o se le tensioni proseguiranno con nuove misure punitive.
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