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RedazioneDa New York a Napoli l’artista e performer Elena Berriolo. Sarà protagonista venerdì 27 settembre alle ore 21 della 134esima performance “WE CAN MEND FOR PEACE” davanti al Consolato generale USA di Napoli, in piazza della Repubblica, e domenica 29 settembre alle ore 10 dell’iniziativa “I Desideri, Per Non Perderli, Si Cuciono” nel Centro creativo per il riuso dei materiali di scarto di Napoli Est.
Gli eventi si svolgono in sinergia con capnapoliest, Remida Napoli, le donne di S’Arte Napoli, i bambini e le famiglie del quartiere napoletano di Ponticelli.
Dal 2011, dopo aver esposto lavori di grandi dimensioni in gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti, Elena Berriolo decide di fare libri d’artista risultanti da performance con uso di macchine da cucire quali two sided concerto, I am a beetle, a book as a bridge e altri.
Ora è in Italia per una serie di mostre e performances a partire dal 26 settembre alla Crumb gallery di Firenze con “Sewn Words”. La performance “WE CAN MEND FOR PEACE”, dopo la presentazione nella sua città di residenza, New York, è stata realizzata di fronte ai consolati Ucraino, Russo, Israeliano, alla Casa Bianca, al JewishMuseum, al New York Times, alla NY Public Library e ad altri luoghi simbolici.
A Firenze al Consolato Russo, a Torino e a Milano al consolato Ucraino, in Terranova Canadese al Consolato Russo. Il 27 settembre arriva di fronte al Consolato Generale USA di Napoli e sarà la 134esima performance con il sostegno di Vera Vita Gioia di capnapoliest. In questa occasione usa la macchina da cucire come strumento per incoraggiare il processo per la pace: la performance non è un atto di protesta, di fatto l’artista strappa un lungo telo di stoffa bianca e lo ricuce. I presenti possono partecipare alla ricucitura.
Seguirà “I Desideri, Per Non Perderli, Si Cuciono” domenica 29 settembre alle 10 presso Remida Napoli che da anni lavora per diffondere il messaggio che, come i materiali di scarto di poco valore possono diventare oggetti preziosi e utili, anche le vite delle persone, se lo si desidera, possono cambiare in meglio.
Protagonisti i bambini che sono invitati a scrivere e disegnare un sogno o desiderio su strisce di carta che poi saranno portate alla macchina da cucire. L’artista cuce le strisce includendo il cordino di un palloncino a elio che, volando, solleva la creazione. Nel corso del lavoro i bambini scelgono un palloncino e vi disegnano una faccia. Alla fine della performance i palloncini sono donati ai bambini.
«I Desideri, per non Perderli, Si Cuciono è stato concepito per ricordare a tutti che i desideri, anche i più impossibili, sono preziosi, che non solo non bisogna vergognarsi di averli ma che si devono tenere cuciti stretti», evidenzia Elena Berriolo, che aggiunge: «La macchina per cucire unisce con il filo i sogni di tutti i bambini e i palloncini, volando, ci ricordano che bisogna fare attenzione a non dimenticarli, perché se si dimenticano, si perdono».
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