Uno spettacolo davvero raccapricciante quello messo in scena a Culiacan, in Messico: quattro corpi decapitati sono stati appesi al ponte dell’autostrada che conduce fuori dalla città, le teste infilate in un sacco poco distante, accanto ai corpi di altre 16 persone assassinate e carice su un furgone abbandonato.
La firma è quella dei cartelli della droga di Culiacan, “impegnati” da tempo in una lotta tra bande per il controllo del territorio dove l’orrore e la morte sono all’ordine del giorno. Ormai è quasi quotidiano il rinvenimento di cadaveri vilipesi e di persone assassinate con i metodi più barbari. La polizia non sembra in grado di contrastare l’ondata di violenza efferata e, al momento, il conteggio dei morti legato alla guerra dei cartelli è arrivato addirittura a 1200.
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