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Incidenti aerei: quanto è sicuro volare?

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L’anno più sicuro per volare è stato il 2023: l’anno scorso, sostiene il report Iata (International Air Transport Association), è stato il periodo migliore per viaggiare in aereo da quando esiste l’aviazione commerciale.

Sempre meno gli incidenti aerei e non ne è avvenuto nessuno mortale per quanto riguarda la grande aviazione. Solo disastro aereo in Nepal contro cinque incidenti dell’anno precedente. Uno studio del MIT ha invece indagato le probabilità di morire durante un volo e ha scoperto che dal 1968 a oggi viaggiare in aereo è diventato 39 volte più sicuro.

Volare: dagli anni ’60 a oggi è 39 volte più sicuro

Dagli anni Sessanta a oggi viaggiare in aereo è diventato 39 volte più sicuro: è quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Air Transport Management, che ha analizzato i rischi di morire muovendosi in aereo confrontando i decessi dal 1968 al 1977 con quelli dal 2008 al 2017 e dal 2018 al 2022.

La probabilità di morire durante un viaggio aereo continua a scendere di circa il 7% ogni anno” spiega Arnold Barnett, uno degli autori della ricerca. Attualmente il rischio di morire per ogni passeggero imbarcato su un volo commerciale è di 1 su 13,7 milioni. In netto miglioramento rispetto all’1 su 7,9 milioni degli anni 2008-2017 e ben diverso dalle statistiche del decennio 1968-1977, quando le probabilità erano una su 350.000.000.

Volare è sempre più sicuro. Così sicuro che stando ai numeri più recenti Iata (International Air Transport Association) una persona dovrebbe prendere un aereo tutti i giorni, per 103.239 anni, prima di morire in un incidente. A livello geografico invece, sono 7 su 8 le macro-aree che hanno chiuso il 2023 con un tasso d’incidenti mortali pari a zero (Nord America, Centro e Sud America, Europa, Africa, Medio Oriente e Nord Africa, Russia e Stati limitrofi, Asia settentrionale), mentre la strage in Nepal sposta il tasso in Asia-Pacifico a 0,16.

 La sicurezza non è uguale dappertutto

Un aspetto che emerge e fa riflettere è il fatto che la sicurezza aerea non è uguale dappertutto. La ricerca distingue infatti tra tre gruppi di Paesi: nel primo vi sono quelli più sicuri, come USA, Paesi europei, Australia o Giappone; nel secondo gruppo troviamo alcuni Paesi asiatici come India e Malesia, ma anche alcuni Stati del Sudamerica come Brasile e Messico; nell’ultimo, dove viaggiare in aereo è 36,5 volte meno sicuro rispetto alla prima, vi è il resto del mondo.

Nel suo report l’organizzazione riporta che nel 2023 ci sono stati 37 milioni di voli che hanno trasportato circa 4,3 miliardi di passeggeri. In totale, gli incidenti mortali e non, sono stati in tutto 30 (mentre nel 2022 erano stati 42), cioè 0,8 ogni milione di decolli (1,3 l’anno precedente). Il precedente dato più basso di sempre era quello del 2017 con 1,06. L’unico incidente mortale, in Nepal, ha così portato il tasso di rischio da 0,11 ogni milione di voli nel 2022 a 0,03 nel 2023: quello dell’Atr 72-500 di Yeti Airlines che il 15 gennaio 2023 si è schiantato per un errore umano durante l’atterraggio: 72 persone persero la vita. Anche questo il valore più basso di sempre, battendo così il precedente record positivo di 0,08 del 2015.

Il volo è la modalità di trasporto più sicura

“I dati sulla sicurezza hanno dimostrato che il volo è la modalità di trasporto più sicura” commenta in una nota Willie Walsh, direttore generale della Iata. “L’aviazione attribuisce la massima priorità alla sicurezza e questo è dimostrato dalle prestazioni dell’anno passato che ha visto anche il più basso rischio di mortalità e il tasso di ‘tutti gli incidenti’ mai registrato”.

Ma, aggiunge, “un singolo incidente mortale con turboelica ci ricorda che non possiamo mai dare per scontata la sicurezza. E due incidenti di alto profilo nel primo mese del 2024 dimostrano che, anche se volare è tra le attività più sicure che si possano fare, c’è sempre spazio per migliorare”.

Sfogliando il rapporto della Iata si nota che nel periodo 2018-2023 ci sono stati 256 incidenti, di cui 34 mortali per un totale di 1.228 vittime a bordo e altri 12 come conseguenze dell’impatto a terra. Altri 51 velivoli cargo — cioè solo per il trasporto delle merci — si sono schiantati o hanno avuto problemi tecnici. Se si considerano solo gli incidenti degli aerei con passeggeri meno della metà vedono un rapporto finale d’indagine (48,4%), la maggior parte aspetta ancora un documento conclusivo. Compreso quello del 2022 in Cina, con il Boeing 737-800 di China Eastern Airlines precipitato con 132 persone a bordo.

Rischio pari a zero in Europa

Dal 2018 l’Europa ha un rischio di mortalità pari a zero. È interessante notare che la maggior parte degli incidenti registrati è dovuta al collasso del carrello di atterraggio, che si verifica quando la meccanica dell’aereo non funziona correttamente.

Gli Stati Uniti non registrano un incidente fatale su un aereo commerciale dal 2018, quando un passeggero è morto a bordo di un volo della Southwest Airlines dopo che una parte del motore si era staccata mandando in frantumi un finestrino della cabina. Prima di allora, l’ultimo decesso su un volo statunitense risaliva al 2009.

Nel 2023 gli aerei sono stati la modalità di trasporto più sicura negli Stati Uniti“, afferma Hassan Shahidi, presidente e amministratore delegato dell’organizzazione no-profit Flight safety foundation (Fsf). Gli esperti attribuiscono gran parte del notevole successo dell’industria dell’aviazione commerciale statunitense alla sua trasparenza. Negli anni Novanta, la Faa ha iniziato a incentrare i suoi programmi di sicurezza intorno all’idea che chiunque nel settore dell’aviazione – produttori, operai, controllori del traffico aereo, piloti, membri dell’equipaggio, addetti alla manutenzione – dovrebbe poter riportare eventuali errori senza subire ripercussioni che ne compromettano la carriera.

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