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Accordo Ita-Lufthansa: le firme ci sono

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano e Lufthansa hanno firmato l’accordo per l’acquisizione della compagnia aerea italiana Ita da parte della compagnia tedesca.

Dopo intense trattative e una fase di tensione, in cui Lufthansa aveva richiesto uno sconto sul prezzo (richiesta respinta dal Mef), le parti hanno trovato un compromesso, mantenendo le condizioni economiche inizialmente concordate nel contratto del luglio 2023. Via libera al pacchetto di “rimedi”, presentato entro la scadenza dell’11 novembre insieme al Mef, per l’acquisizione del 41% di Ita Airways. Così la compagnia tedesca in una nota dopo le trattative di questi ultimi giorni con il Ministero dell’Economia.

Un investimento di 829 milioni

L’accordo prevede un investimento complessivo di 829 milioni di euro da parte di Lufthansa, che assumerà il controllo di Ita. A facilitare la chiusura del negoziato è stato il lavoro del team guidato da Marcello Sala del Mef, che ha presentato le garanzie richieste per mantenere la concorrenza nel mercato, includendo accordi con compagnie come easyJet, Air France e il gruppo IAG (British Airways e Iberia) per rotte specifiche, per soddisfare i requisiti dell’antitrust europeo.

Secondo le indiscrezioni Lufthansa avrebbe rinunciato alla “clausola di aggiornamento” del prezzo, volta a ricalcolare il valore dell’asset di Ita, una oscillazione intorno ai 100 milioni di euro.

Quando arriverà il via libera dell’antitrust?

L’accordo è ora all’esame finale dell’antitrust UE, che potrebbe dare il via libera entro la fine di novembre. Se tutto procederà come previsto, Lufthansa entrerà ufficialmente nel consiglio di Ita all’inizio del 2025, avviando l’alleanza strategica tra le due compagnie. Adesso si aspetta “con fiducia” l’approvazione definitiva della Commissione europea per procedere al closing.

Riteniamo estremamente positivo il conseguimento dell’accordo definitivo per il matrimonio Ita Airways-Lufthansa. Attendiamo l’insediamento del nuovo management da cui ci aspettiamo una leale collaborazione e l’attivazione di un confronto con il sindacato per l’illustrazione degli obiettivi del nuovo piano industriale e gli effetti commerciali e sociali dell’operazione, soprattutto sul versante occupazionale“. È quanto dichiara in una nota la Fit-Cisl, auspicando che gli obiettivi del nuovo piano “prevedano una strategia di consolidamento dell’attuale perimetro, garantendo poi sviluppo attraverso nuovi investimenti per implementare la flotta e ampliare l’offerta commerciale, atteso che il settore del trasporto aereo italiano sta vivendo un momento particolarmente favorevole, registrando un trend di crescita significativo“.

Lo sviluppo del network deve essere propedeutico al mantenimento e all’aumento dei livelli occupazionali grazie a nuove assunzioni, dando priorità all’ingresso, nel nuovo gruppo industriale, delle professionalità ancora in cassa integrazione. Stesso discorso deve valere anche per le altre compagnie, come ad esempio Easyjet, che per effetto delle misure imposte dall’Antitrust Ue a tutela della concorrenza, rileveranno gli slot ceduti da Ita e Lufthansa“, conclude la Fit-Cisl.

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