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Cronaca

Addio a Diogo Jota: dolore e commozione a Gondomar per l’ultimo saluto al campione del Liverpool

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Il calcio piange uno dei suoi volti più amati. In un silenzio carico di dolore, la città natale di Diogo Jota ha dato oggi l’ultimo saluto all’attaccante del Liverpool e a suo fratello André Silva, tragicamente scomparsi in un incidente stradale. Una tragedia che ha scosso il mondo dello sport e non solo, lasciando un vuoto profondo in chi lo aveva conosciuto dentro e fuori dal campo.

Nella chiesa principale di Gondomar, gremita fino all’inverosimile, il feretro è stato portato a spalla dai compagni del Liverpool, che hanno deposto sulla bara una corona di fiori rossi e la maglia numero 20, la stessa che Jota indossava con orgoglio in Premier League e in Nazionale. Tra loro, Virgil van Dijk, Andrew Robertson, Mohamed Salah, Mac Allister, e un commosso Federico Chiesa, amico e avversario sui campi d’Europa. In lacrime, accanto alla bara, camminava Rúben Neves, legato a Jota da un’amicizia fraterna nata ai tempi del Wolverhampton.

Un silenzio profondo, spezzato solo da un lunghissimo applauso al termine della funzione, ha accompagnato il feretro all’uscita. Fuori dalla chiesa, centinaia di persone si sono strette attorno alla famiglia: alla moglie Rute, sposata da appena due settimane, e ai tre figli piccoli, ignari forse della portata della tragedia.

Durante l’omelia, il vescovo ha rivolto parole toccanti proprio ai bambini:
“Forse non vi rendete conto… ma noi pregheremo per voi, e per chi soffre immensamente: vostra madre e i vostri nonni.”

La commozione ha attraversato non solo il Portogallo, ma tutto il mondo del calcio. Il Liverpool FC ha abbassato le bandiere a mezz’asta, sospeso ogni attività sportiva e annunciato l’intenzione di onorare il contratto di Diogo Jota fino all’ultimo giorno, un gesto di profondo rispetto e riconoscenza verso un calciatore amato da tifosi e compagni.

All’esterno di Anfield, tempio del calcio rosso, si è alzato un piccolo santuario spontaneo: maglie, sciarpe, fiori, candele. E tra tutti quei messaggi, uno su un foglio bianco ha commosso più di ogni altro:
“Grazie, Diogo.”

Un grazie che oggi unisce migliaia di cuori spezzati, da Liverpool a Gondomar, passando per ogni stadio in cui Jota ha lasciato un segno. Il segno di un talento puro, e di un uomo che resterà indimenticabile.


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