Published
11 mesi agoon
Si lavora per destinare i beni sequestrati alla mafia a studentati. La ministra Bernini sta preparando una norma nel decreto Pnrr .
Procedure semplificate per poter destinare i beni sequestrati alla criminalità organizzata alla realizzazione di alloggi per studenti universitari. È una delle norme cui lavora, secondo quanto si apprende, il ministero dell’Università e della ricerca. La norma dovrebbe essere inserita in un nuovo decreto PNRR, anche se l’esame potrebbe slittare. La misura si inserisce in un ampio pacchetto di semplificazioni già approvato negli scorsi mesi, su proposta della ministra Anna Maria Bernini, per accelerare la realizzazione di posti letto e raggiungere il target Pnrr di 60mila unità.
“Spazi un tempo segnati dall’illegalità diventano luoghi di studio, crescita e speranza per le nuove generazioni. Significa realizzare concretamente il diritto allo studio, offrendo ai giovani non solo un tetto, ma anche un’opportunità per dare corpo alle proprie ambizioni“, scrive su X la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, che parla di “una pagina nuova, dove poter scrivere un futuro diverso. Certamente migliore“.
Si prevede inoltre la possibilità, anche per il Miur e del Commissario straordinario per gli alloggi universitari, di poter usufruire delle competenze e funzioni della Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell’Agenzia del Demanio, avvalendosi del project management della stessa, come attività di supporto tecnico, incluso il monitoraggio dell’avanzamento degli interventi.
L’iniziativa prevede la collaborazione con l’Agenzia del Demiano, l’Ente Pubblico Economico che gestisce il patrimonio immobiliare dello Stato. L’Agenzia, dunque, si occuperà della progettazione e del monitoraggio dei lavori di realizzazione degli alloggi. In questo modo, i tempi di costruzione dei posti letto saranno più brevi.
L’accordo tra il Miur e l’Agenzia del Demiano è stato siglato il 30 novembre 2023, con il fine di trovare degli edifici del patrimonio pubblico che potessero essere adibiti a residenze per gli studenti. In questo modo, è stata favorita la collaborazione tra università ed enti territoriali. Inizialmente, gli edifici presi in considerazione erano ex caserme ed ex ospedali, come l’ex caserma IV Novembre di Monza, dove si prevede la realizzazione di due palazzine contenenti 500 posti letto, mense e sale studio.
Studentati universitari costruiti al posto delle case degli ex boss della mafia. Questo è ciò che prevede il nuovo decreto legge sul Pnrr, il cui fine è accelerare il raggiungimento degli obiettivi del Recovery, che scadrà il 31 dicembre 2024. Per incentivare gli enti, sia pubblici che privati, a prendere parte all’iniziativa, che prevede la costruzione di 60mila posti letto entro il 2026, la Ministra ha affermato che i nostri ragazzi, capaci e meritevoli, hanno bisogno di alloggi, di case, non di alberghi a cinque stelle, perché quella casa costituirà la base per poter vivere serenamente la loro esperienza universitaria.
L’Unione degli universitari (Udu), la confederazione di associazioni studentesche, cura “Emergenza fuorisede”, un’indagine sulle condizioni in cui vivono gli studenti fuorisede in Italia. I problemi principali riscontrati in seguito a tale ricerca sono relativi al costo eccessivo degli affitti delle camere e alla difficoltà di accedere agli alloggi.
____
Potrebbe interessarti anche:
Studente aggredisce un professore dopo essere stato rimproverato
____