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9 mesi agoon
Stellantis: secondo i dati resi noti da Acea, l’associazione dei produttori europei, il gruppo italo-francese ha fatto registrare appena 148.306 immatricolazioni nel settembre 2024 nell’area europea (Ue, Efta e Uk).
Un dato in netto calo rispetto allo stesso mese del 2023: si tratta del 26 per cento in meno. Ciò nonostante il marchio resta il secondo in Europa alle spalle di Volkswagen, che però ha fatto registrare un incremento dell’1 per cento con 288.459 unità immatricolate.
Tra i marchi principali il più venduto resta Peugeot, con 54.066 immatricolazioni ma un calo del 5,3 per cento dal settembre 2023 a quello 2024. Poi Opel/Vauxall, sceso del 25,2 per cento a 33.949 unità, Citroen in ribasso del 42 per cento a 22.946, Fiat con -43,7 per cento a 19.825 e Jeep a 10.795, facendo registrare una discesa del 9,9. Il tonfo maggiore lo ha fatto registrare Fiat, in discesa del 13,4 per cento, mentre la sola Jeep ha visto aumentare le vendite del 4,9 per cento.
I dati Acea hanno evidenziato come in tutta l’Europa occidentale siano state immatricolate 1.118.083 auto, con un calo del 4,2 nel settembre 2024 rispetto allo stesso mese del 2023 e del 13 per cento rispetto a quello del 2019, pre-crisi.
Il ribasso in agosto aveva toccato il 16,5 per cento. Nei primi nove mesi dell’anno, però, è stata registrata una crescita dell’1 per cento a parità del periodo col precedente. Rispetto a cinque anni fa, però, la discesa è del 20,5 per cento e le prospettive sembrano essere tutt’altro che positive.
Lo spettro di ulteriore cassa integrazione e chiusure di stabilimenti continua ad aleggiare su Stellantis e sugli impianti italiani del gruppo automobilistico guidato da John Elkann. A rafforzarli gli ultimi dati sulle immatricolazioni in Europa Occidentale che certificano una contrazione della quota di mercato per la società nata dalla fusione tra l’ex FCA e Peugeot.
A soffiare sulle preoccupazioni per l’Italia e il Piemonte anche i dati del Centro Studi Promotor: dopo il calo del 16,5% di agosto il mercato ha registrato un discreto recupero, le politiche di incentivi alle auto elettriche spingono invece le vendite nel Regno Unito (+1%) e in Spagna (+6,3%). Ma Francia (-11,1%) e Italia (-10,7%) sono le peggiori, seguite dalla Germania (-7 per cento).
Dopo mesi di calo, le vendite di auto elettriche sono in ripresa, seppur ancora lontane dalle aspettative. Secondo Acea, questi modelli rappresentano il 17,3% delle vendite di auto nuove in Europa (+9,8% su base annua), rispetto al 14,8% di settembre 2023.
Le vendite di auto elettriche hanno accelerato in Germania, dopo il calo delle immatricolazioni a seguito della scadenza degli incentivi a fine 2023, Belgio, Italia e Spagna. Tuttavia, l’aumento delle immatricolazioni non è stato sufficiente a compensare i mesi iniziali deboli, con numeri inferiori del 5,8% delle vendite a inizio anno rispetto ai primi 9 mesi del 2023.
“I risultati di oggi mostrano che siamo ancora lontani dal florido mercato elettrico di cui l’Europa ha bisogno. Dovremmo vedere una crescita mensile costante e sostanziale, soprattutto in questo momento cruciale per lo sviluppo di questa tecnologia”, ha commentato Sigrid de Vries, direttore generale di Acea. “Da inizio anno la quota di mercato delle auto elettriche è inferiore di quasi l’1% rispetto allo scorso anno, mentre i volumi sono ancora inferiori di quasi il 6%”.
Secondo l’analisi, le vendite di auto ibride sono aumentate in media del 12,5%, raggiungendo una quota di mercato del 32,8% e superando per la prima volta le auto a benzina (29,8%). La crescita è stata particolarmente evidente in Francia e Spagna, dove i modelli ibridi sono sempre più popolari grazie al loro costo inferiore rispetto alle elettriche pure.
Intanto il diesel continua la sua discesa libera, con un crollo del 23,5% delle vendite e una quota di mercato ridotta al 10,4%. Il mercato europeo, trainato al ribasso da Germania, Francia e Italia, ha perso il 6,1% su base annua.
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