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Campania Teatro Festival: il terzo appuntamento

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Terzo appuntamento internazionale al Campania Teatro Festival.

Apocalipsync

Luciano Rosso, talentuoso performer argentino che, dopo essersi fatto apprezzare nel 2018 in “Un poyo rojo”, torna a Napoli sabato 19 ottobre alle 19 (con replica la domenica alle 21) al teatro Nuovo con“Apocalipsync”, viaggio sbalorditivo e divertente sui molteplici modi per evitare la noia. Nato nel 2020, durante la pandemia, lo spettacolo di Luciano Rosso e Maria Saccone ci offre una riflessione sull’isolamento e la creatività, mostrandoci un uomo immerso in un mondo che limita la sua libertà, che attraversa una crisi esistenziale, al termine della quale ritroverà se stesso.
Con grande autoironia e momenti di pura comicità, tra trasformismi, lipsync, clownerie e danza, “Apocalipsync” è il cammino che il protagonista percorre per trovare la propria natura più pura, per dare un senso alla propria vita.
La regia è di Luciano Rosso e Maria Saccone. Durata dello spettacolo 60 minuti.

Orpheus Groove

Ha un carattere internazionale anche “Orpheus Groove”, drammaturgia di Elvira Buonocore e Annalisa D’Amato, che cura in più la regia. In scena al Politeama di Napoli sabato 19 ottobre alle 21, lo spettacolo è infatti prodotto da Ente Teatro Cronaca (Italia), Compagnie D’Amato Stahly (Francia), Théâtre Molière-Sète e Scène nationale archipel de Thau (Francia). Il progetto è inoltre sostenuto dalla Regione Campania, oltre che dai Ministeri della Cultura di Italia e Francia. Luogo dell’azione scenica è il laboratorio del fisico del suono, musicista e poetaOrfeo Shivandrim. Qui, un team di scienziati conduce studi sul suono allo scopo di riarmonizzare la vibrazione degli esseri umani e della Terra, che si sta drammaticamente affievolendo. Un progetto mirabolante che parte da un assunto reale: esiste una condizione globale, un malessere che ci riguarda tutti. E un obiettivo cruciale: come fare a stare bene? Come curare questo mondo troppo offeso? Una donna, in particolare, si staglia al centro della narrazione. A lei si affidano tutte le istanze di rinascita. Mescolando le altezze dei grandi compositori alle più piccole fragilità dell’essere umano, la guida orfica conduce lo spettatore lungo un viaggio iniziatico di cura e svelamento del sé e della propria voce.
L’opera finale, multidisciplinare e multilinguistica, vede in scena Andrea de Goyzueta, Juliette Jouan, Savino Paparella, Stefania Remino e Antonin Stahly. Lo spettacolo, della durata di 80 minuti, è sopratitolato in inglese, francese e italiano.

I biglietti

 
I biglietti, che costano da 8 a 5 euro, sono acquistabili sul sito ufficiale e, se ancora disponibili, presso i luoghi degli eventi a partire da un’ora prima dello spettacolo. Ticket ridotto per gli under 30, gli over 65 e i possessori della Card Feltrinelli (massimo 2 biglietti per evento). L’ingresso gratuito è riservato ai diversamente abili con accompagnatore e ai pensionati titolari di assegno sociale.
Realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano, il Campania Teatro Festival, che è parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), si avvale del contributo che il Ministero della Cultura destina al rilievo multidisciplinare e alla qualità della programmazione.
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