In Svizzera, una bambina di 3 anni, affetta da una gravissima paralisi cerebrale che non le consentiva di camminare, parlare e nemmeno di deglutire, è stata drogata e uccisa dai genitori. La madre: “La sua vita era un inferno di dolore sin dalla nascita L’ho fatto solo per lei e lo rifarei di nuovo.”
Coppia droga e uccide la figlia
I due genitori hanno somministrato alla bambina una miscela di latte in polvere, porridge alle fragole, sonniferi ed ecstasy, e mentre la madre la teneva tra le braccia il padre l’avrebbe soffocata con uno strofinaccio. Sono stati loro stessi a chiamare i soccorsi la mattina successiva.
Ora i due, originari della Germania, rischiano una condanna a 18 anni di carcere e l’espulsione dalla Svizzera. Anche la nonna, accusata di complicità, rischia una condanna a 5 anni di reclusione e l’espulsione. “Non mi sento né senza scrupoli né un assassino.” ha dichiarato il padre della bambina. I due avevano cercato di uccidere la piccola già nel 2020, somministrandole degli anestetici.
L’accusa afferma che i genitori avrebbero “eliminato” la bambina, percepita come “un fastidio”, in modo “crudele e subdolo”, e che “per impazienza e convenienza” avrebbero “impedito attivamente” la cha salute della piccola migliorasse, “annullando l’appuntamento per l’inserimento chirurgico di una sonda gastrica.”
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