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4 settimane agoon
L’Assessore alla Scuola Lucia Fortini rivolge il suo augurio per l’inizio dell’anno scolastico 2024/25 a tutto il pubblico del gruppo editoriale dell’emittente NanoTv
“Il mio augurio è di ricominciare in maniera tranquilla e serena senza stress. Sapendo che i risultati che si raggiungono possono essere condizionati da tante cose, quindi non lasciarsi abbattere. Si cade tante volte. Stamattina sono stata in una classe secondaria di primo grado e ho chiesto se già avevano idea di cosa avrebbero fatto da grandi: molti di loro erano convinti del loro percorso. Medico, ingegnere, l’estetista. Agli altri ho detto se non sapete che cosa farete in futuro state tranquilli, la strada si può cambiare a vent’anni, trent’anni, a quaranta. Cercando intanto di frequentare nella maniera più serena possibile, e di di far star fuori i genitori.
Questo l’ho detto alle famiglie che ho incontrato in questi giorni, perché a volte ci si vuol sostituire al docente. Invece ad ognuno il proprio ruolo: accompagnare i ragazzi ma sapendo che l’insegnante deve svolgere il proprio di ruolo in maniera autonoma. E un pò di polemica rispetto al cellulare che da quest’anno non può essere portato in classe, secondo me sbagliando. Non perché sia favorevole al fatto che gli studenti debbano avere il cellulare in classe ma perché sarebbe importante l’autonomia del docente: ci sono dei ragazzi che possono svolgere attività didattica con il cellulare che è un oggetto che loro utilizzano fuori dalla scuola e per me è sbagliato far credere ai ragazzi che la scuola sia un’altra cosa rispetto alla vita vera. Sinceramente mi dispiace, anche perché la tecnologia sta entrando in maniera prepotente nelle scuole ed è giusto che sia così. Noi dobbiamo al contrario accompagnare i ragazzi in questo percorso, anche con tecnologie che forse loro maneggiano anche più rapidamente di noi ma che emotivamente non sono ancora bravi a sopportare e supportare.
Con il dimensionamento da noi già denunciato lo scorso anno, abbiamo avuto una riduzione di quelle che sono le cattedre. Non è cambiato l’organico di diritto. Per i non addetti ai lavori non è facilissimo comprendere il concetto di diritto e di fatto, ma noi avevamo tantissime cattedre che venivano attivate dopo aprile-maggio quando l’organico di diritto è fatto. Oggi siamo in difficoltà perché abbiamo una contrazione del numero dei docenti. E abbiamo una difficoltà oggettiva. Non la regione Campania ovviamente, l’ufficio scolastico regionale, soprattutto per la provincia di Napoli, che è la provincia più complicata. Dove non è facile l’emissione in ruolo quando hai dei numeri che sono importanti. Per cui dobbiamo sperare che continuino a lavorare.
Devo dire che mi dispiace pure buttare la croce sull’ufficio scolastico regionale perché poi ci sono comunque delle persone che lavorano in maniera ininterrotta anche ad agosto. Ma non è semplice far quadrare tutti i conti soprattutto quando con l’organico di diritto non chiudi tutto quello che è l’organico. Già nelle prossime settimane con la chiusura dei concorsi la situazione potrebbe migliorare. La questione resta complessa perché poi ogni anno vanno in pensione anche tanti docenti.
La scuola movimenta in Campania qualcosa come centomila persone impegnate. Abbiamo il problema del personale Ata. Insomma è ovvio che la Campania non sia una regione facile da governare e gestire. Abbiamo avuto meno risorse rispetto ad altre regioni, una politica disattenta ma da un bel pò di anni ormai stiamo cercando di fare la differenza”.
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