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Cronaca

Gran Bretagna: nessun ateneo italiano è tra i migliori

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Per attrarre giovani altamente qualificati e istruiti nel proprio paese, la Gran Bretagna lancerà dal 30 maggio un visto speciale per gli studenti neo-laureati stranieri intenzionati a lavorare nel futuro nel paese. Verrà rilasciato ad ogni studente il visto speciale, della durata di due anni, che potrà essere richiesto anche senza un lavoro.

Peccato che per gli studenti italiani, che svariate volte hanno dimostrato di essere i migliori al mondo, non ci sia posto.

Gli atenei ammessi

Ammessi gli studenti provenienti dai politecnici di Losanna e Zurigo, Scienze e Lettere di Parigi (l’ex Ecole Normale Superieure) e la Karolinska di Stoccolma. Nessun posto per gli studenti laureati negli atenei italiani. Il Times Higher Education World University Ranking, infatti, indica come migliore ateneo d’Italia quello di Bologna, ma non oltre il 172esimo posto; con La Sapienza di Roma e la Normale di Pisa appaiate al 197esimo. Mentre i certificatori del Quacquarelli Symonds (QS) americano collocano dinanzi a tutti nella Penisola il Politecnico di Milano, alla casella 146, mentre l’Academic Ranking of World Universities accredita alla pari, subito dopo le 150 università reputate migliori al mondo, ancora La Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano e gli atenei di Pisa e Padova.

Su cosa si basa la classifica

La lista britannica è stata stilata seguendo tre classifiche internazionali. La prima è la World University Rankings della rivista londinese Times Higher Education, che include oltre 1.600 università in 99 paesi e territori e si basa su 13 indicatori di performance su insegnamento, ricerca, trasferimento di conoscenze e prospettive internazionali. La seconda è la QS World University Rankings, pubblicata ogni anno da Quacquarelli Symonds, con oltre 1.300 atenei del mondo. L’ultima è la Academic Ranking of World Universities, redatta dall’Università Jiao Tong di Shanghai e pubblicata dall’organizzazione indipendente Shanghai Ranking Consultancy.

Chi vorrà far domanda, dovrà dimostrare di avere almeno 1.500 euro su un conto corrente, oltre a poter pagare 750 euro all’anno per i contributi sanitari, ma non avrà bisogno di sottostare ad altre formalità burocratiche, purché laureato nei cinque anni precedenti in uno degli atenei stabiliti.

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