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Italia-Cina di nuovo vicine. Tre porti chiave per la sfida

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Dopo la Via della seta l’Italia torna a riavvicinarsi alla Cina e il viaggio in Asia di Giorgia Meloni sancisce la nuova cooperazione. L’intesa sui rapporti commerciali va da quelli strettamente economici a quelli scientifico-culturali, con il colloquio durato un’ora e mezza tra Meloni e Xi da un lato e dall’altro la tavola rotonda “Italy investing in China: trends and perspective”, organizzata a Pechino da Confindustria e Camera di Commercio italiana in Cina. Tutto nell’ambito del VII Business Forum Italia Cina.

Italia: forte spinta per il Mezzogiorno

Per l’Italia  – per il Mezzogiorno in particolare – questi nuovi accordi (Commercio con condizioni paritarie per le aziende in chiave concorrenza leale – Industria con focus sulle auto elettriche – Agricoltura con l’esportazioni di prodotti grazie a Protocolli che migliorano l’accesso nei mercati; parte degli accordi del Memorandum) costituiranno forte impulso alla spinta verso esportazioni in settori chiave come la moda, il farmaceutico, l’agroindustria e l’automotive.

Tutto o gran parte sarà ad appannaggio della logistica Mediterranea: dal 2013 infatti il Dragone ha investito circa 75 miliardi nella sponda meridionale del Mediterraneo e 16 miliardi in Turchia. Il 30 % degli investimenti cinesi si è concentrato su trasporti e logistica. L’economia del mare e quindi la logistica sembrano aver finalmente assunto un ruolo decisivo.

Quali saranno i porti-chiave?

Così nel Pnrr sono stati previsti investimenti per oltre 4 miliardi per la logistica intermodale, che andranno a migliorare anche le infrastrutture di collegamento con i porti del Mezzogiorno. Dimostrazione che l’idea di un Mediterraneo strategico anche in funzione dei rapporti Italia, Europa ed i paesi asiatici  (non solo Cina: il Governo italiano ha avviato il Piano Mattei per l’Africa) è ambizione possibile.

I tre porti chiave per la sfida cinese possono essere: Gioia Tauro, Napoli e Taranto. A costituzione di quella che potrebbe risultare l’unica grande piattaforma europea del Mediterraneo. Punti di riferimento obbligatorio dei nuovi equilibri geopolitici dell’area euromediterranea.

Gioia Tauro chiave dell’Italia per attrarre le supernavi. Ha spazi idonei per accogliere anche 2-3 giganti del mare contemporaneamente. Valore aggiunto in chiave europea. (Ogni Paese che affaccia sul Mediterraneo ha almeno una infrastruttura del genere). Napoli con i nuovi servizi digitali in testa potrebbe implementare la dimensione atlantica. E Taranto potrebbe andare a traino in una dimensione internazionale strategica.

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