Giaceva immobile sul sedile posteriore di un’auto il corpo privo di vita di una donna di 67 anni. Il ritrovamento è avvenuto a Lecco.
Il ritrovamento del corpo
Il corpo ritrovato all’alba del 5 febbraio sulla spiaggia del lago di Garlate è quello di Maria Cristina Jansenn, 67enne di origini milanesi che da anni risiedeva a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno. Psicologa, scrittrice e madre di due figli, la donna è stata trovata riversa sul sedile posteriore di una Fiat Panda. Le ruote anteriori dell’auto erano immerse nelle acque del lago, il motivo è ancora da chiarire.
Sul posto del ritrovamento, oltre ai Carabinieri, ai Vigili del fuoco del comune di Lecco e al personale sanitario, sono intervenuti anche i sommozzatori di Milano che, in poco tempo, hanno iniziato ad ispezionare l’intero lago. I soccorsi sono stati allertati da alcuni operai che stavano lavorando nella zona.
Le ipotesi
Sul corpo della donna non sono stati trovati segni di violenza, sarà infatti necessario effettuare un ulteriore esame di approfondimento, quello autoptico, per accertare le cause della sua morte. Ad oggi non si esclude nessuna ipotesi: “Le strade sono tutte aperte” ha dichiarato Ezio Domenico Basso, procuratore capo di Lecco.
Messaggi di cordoglio
Le 67enne viveva a Campiglia Marittima dal 2006, trasferitasi insieme al marito. Tuttavia, nel 2022, la donna ha deciso di tornare a vivere da sola nella sua città di origine. Da quanto s’apprende, la coppia aveva deciso di separarsi.
In tanti le volevano bene, molteplici sono i messaggi di cordoglio che stanno arrivando in queste ore. “La morte di Maria Cristina Janssen ci sgomenta profondamente. È stata un’amica preziosa, una protagonista insostituibile nell’attività sociale e politica della rete soldale e antirazzista”, si legge sui social.
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