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Cronaca

Napoli devastata: ecco cosa hanno fatto i tifosi dell’Eintracht

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Scontro tra tifosi

Sono oltre 400 gli ultras dell’Eintracht arrivati a Napoli nonostante il divieto di potersi recare allo Stadio Maradona. Scontro tra tifosi.

Evento storico

È stata disputata ieri, 15 marzo, la partita degli ottavi di finale della Champions League tra la squadra del Napoli e quella dell’Eintracht Francoforte. Una competizione tanto attesa quanto temuta, che ha permesso al club partenopeo di rientrare per la prima volta nelle prime otto squadre d’Europa, volando così ai quarti di finale.

Una vittoria decisiva, insomma, che ha segnato la storia della squadra partenopea…ma ciò non basta per oscurare quanto accaduto tra le tifoserie dei due club, acerrime nemiche: scontri e disordini.

Divieto d’accesso allo stadio

Sono circa 600 i tifosi appartenenti agli ultras dell’Eintracht e dell’Atalanta ad essere arrivati ieri a Napoli nonostante il divieto, da parte del Prefetto del capoluogo partenopeo, di potersi recare allo stadio Maradona. Gli stessi, una volta giunti sul posto, hanno dato il via ad una marcia per le strade della città, scortati dalle forze dell’ordine. Il loro intento iniziale, da quanto si apprende, era quello di raggiungere e attaccare il murales di Maradona sito nei Quartieri Spagnoli; intento che però non si è concretizzato.

Giunti a Piazza del Gesù, infatti, la situazione è degenerata in un violento conflitto. I supporters tedeschi hanno iniziato a lanciare oggetti e petardi contro gli agenti, incendiando perfino un auto della Polizia. Immediata è stata la risposta degli ultras del Napoli che, con volti coperti e abbigliamento anonimo e nero, hanno cercato di raggiungere gli avversarsi. Le forze dell’ordine sono riuscite a tenere a distanza le due tifoserie. Panico e paura per i residenti, i turisti e i cittadini che si trovavano sul posto.

Il post partita

Ulteriori disordini sono avvenuti anche nel post partita ma, fortunatamente, sono stati contenuti dalle forze dell’ordine presenti: sette i tifosi partenopei ad esser stati arrestai, tre quelli tedeschi…ma non si escludono ulteriori fermi nelle prossime ore.

Sono invece ancora in corso le valutazioni da parte dell’UEFA sulla vicenda. A quanto pare, quest’ultima è intenzionata ad escludere l’Eintracht Francoforte per le prossime due competizioni. La decisione potrebbe arrivare domani.

Le dichiarazioni di De Laurentiis

Organizzata stamane una conferenza stampa in Prefettura sugli scontri avvenuti in occasione della competizione. Aurelio De Laurentiis, Presidente della squadra del Napoli, ha chiesto un intervento dell’Europa sul tema della sicurezza e della violenza in ambito calcistico: “La politica italiana, della violenza nel calcio, si è sempre lavata le mani. C’è stata un’unica Premier a fare qualcosa, inglese, una donna, e mi aspetto che la Meloni faccia lo stesso. Lo dico da tanto tempo: prendete la legge inglese e applicatela in Italia. […] Se qui non viene regolamentata la frequentazione dello stadio non esiste la possibilità neanche di migliorarli. Lo stadio dev’essere un luogo sacro dove questa rappresentazione scenica importantissima viene trasmessa al mondo, come avvenuto ieri per noi con un match visto da un miliardo di persone“.

La città è arrabbiata per quello che è successo, non si deve cadere nelle provocazioni di pochi dementi, ecco perché bisogna interpellare l’Europa perché non accada più”, ha proseguito così il Presidente.

I commenti sull’ordine pubblico

Ad esprimersi è stato anche il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba: “Perché le forze dell’ordine non hanno bloccato il corteo degli ultras dell’Eintracht? Perché erano persone che camminavano verso la città senza alcun corpo contundente. Si è deciso di seguirli per consentire un maggior controllo”. Ha poi aggiunto: “Tra le due tifoserie non ci sono stati contatti. Non era pensabile che tenessimo chiusi in un albergo tutti, non potevamo sequestrarli. L’ordine pubblico è difficile da gestire, si basa su scelte fatte al momento, di cui poi rispondi. […] Sono stati circoscritti. Ribadisco che hanno comprato un pacchetto da cittadini tedeschi. Chiedere un risarcimento alla Germania? Presto per dirlo. […] Ringrazio le forze dell’ordine per il loro impegno nel contrastare gli eventi di ieri”.

Segue poi il commento del Sindaco Manfredi: “C’è stato lo sfascio della città. Non vendere i biglietti non basta, perché ci sono persone che si muovono indipendentemente dall’andare allo stadio, che girano per l’Europa per fare violenze. La gestione dell’ordine pubblico a livello internazionale, così com’è, non funziona. Deve essere fatta in maniera diversa, bisogna bloccare questi gruppi violenti che sono anche gemellati tra loro. I violenti vanno tolti di mezzo, anche quelli napoletani, vanno separati dai tifosi. […] Gli autobus danneggiati – prosegue – saranno ricomprati e riparati, indipendentemente dai ristori, per assicurare il servizio; per i commercianti è diverso, abbiamo già parlato con il Ministro degli Interni chiedendo una riunione nei prossimi giorni”.

Il Sindaco, infine, si è espresso sulla questione “scudetto”, rivolgendo un appello ai tifosi: “Chiedo a tutti i cittadini e tifosi napoletani di evitare di dipingere di azzurro la città. Dietro il grande entusiasmo che vogliamo sostenere, corriamo il rischio di imbrattare i monumenti e le piazze e questo sarebbe un atto di vandalismo, non di tifo. Chiedo a tutti un po’ di calma e buon senso”.

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