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Scuola senza tamponi e senza strategia contro il virus: protesta associazione genitori

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Genitori Scuola Bene Comune: Ricomincia la scuola senza tamponi e senza una strategia di convivenza con il Virus

“Ieri hanno finalmente riaperto le scuole in tutta Italia, dando la possibilità a milioni di studenti di rientrare in classe e lasciarsi alle spalle i mesi, in cui anche per quest’anno scolastico la didattica è stata solo in modalità a distanza”.

Questo è quanto affermano Rosario Pugliese e Monica Capo del Coordinamento Regionale Genitori Scuola Bene Comune, tuttavia i due portavoce si interrogano sulle modalità del rientro che, dopo essere stato condizionato all’esecuzione di tamponi gratuiti per tutti, da parte del Ministro alla Pubblica Istruzione @Patrizio Bianchi , nelle scorse settimane, ad oggi, come già successo in passato, è avvenuto senza un minimo di screening logico e preventivo.

Il tutto, continuano i portavoce, a valle delle vacanze di Pasqua, che se da un lato hanno visto l’istituzione di una Zona Rossa nazionale, dall’altro hanno visto, in luogo della deroga alla visita ai parenti, tanta promiscuità durante il suddetto periodo.

“Ricordiamo che proprio il Coordinamento dei Genitori Scuola Bene Comune nei mesi scorsi aveva scritto al Governatore della Campania Vincenzo De Luca per chiedere un tracciamento efficace del mondo della scuola, a cui era susseguito un impegno del Presidente della Regione che aveva promesso 350.000 tamponi al personale scolastico e a quello dei Trasporti. Promessa quest’ultima disattesa da una circolare che rendeva molto difficile e cavillosa l’attivazione delle procedure di tracciamento da parte dei Dirigenti Scolastici”.

Il Coordinamento Genitori Bene Comune ha ribadito, a più riprese, negli ultimo mesi, che convivere con il virus significa mettere in campo una strategia precisa:
Nello specifico l’organizzazione ha infatti già proposto l’esecuzione dei tamponi nelle farmacie che già da tempo sono diventate un luogo comunemente riconosciuto da tutti per l’esecuzione di test rapidi, ma la proposta non è stata mai presa in debita considerazione.
Encomiabile quanto hanno fatto i dirigenti scolastici all’inizio dell’anno scolastico per la sistemazione delle strutture scolastiche, tuttavia tale adeguamento con il perdurare della pandemia e della fase endemica che ne conseguirà vanno dotate anche di sistemi per l’areazione e la sanificazione/purificazione dell’aria, adeguamenti tecnologici indispensabili per ridurre fortemente il contagio.

Resta inoltre prioritaria la riduzione del numero degli alunni per classe con lo sdoppiamento delle cosiddette classi pollaio.

“È attraverso questi passi che la scuola potrà essere considerata un luogo più sicuro dove far ripartire finanche il servizio di mensa scolastica che per effetto della pandemia ha visto secondo un rapporto di Save di Children oltre 160.000 bambini senza l’unico pasto garantito attraverso la frequenza scolastica”

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