Terremoto in Siria e Turchia: Damasco ha bombardato subito dopo il sisma

Con il passare delle ore la tragedia del devastante terremoto che ha colpito Siria e Turchia sta raggiungendo dimensioni sconvolgenti.

Migliaia le vittime, si rischia un’epidemia di colera

Sono 13,5 milioni le persone che, solo in Turchia, sono state colpite in qualche modo dal sisma, mentre il numero dei morti per adesso è superiore a 5.000 – ma si tratta di una cifra purtroppo destinata a salire e c’è chi stima che si arriverà a oltre 10.000 vittime mentre Unicef rileva che nel disastro potrebbero aver perso la vita migliaia di bambini.

In Siria si rischia anche lo scoppio di un’epidemia di colera: le condizioni igieniche nel Paese, già devastato dalla guerra, potrebbero essersi aggravate ulteriormente a causa del terremoto e potrebbero condurre a una vera e propria emergenza sanitaria. La potenza del sisma è stata tale da spostare di almeno 3 metri il suolo dell’Anatolia e da mezzanotte sono state almeno 300 le scosse di assestamento rilevate.

UK: “Damasco ha bombardato subito dopo il terremoto”

Mentre il presidente turco Erdogan proclamava 7 giorni di lutto e arrivavano aiuti da tutta la comunità internazionale, dagli USA fino alla Russia, il governo britannico ha denunciato che il regime di Damasco avrebbe bombardato zone nel nord-ovest della Siria subito dopo il sisma “Un attacco veramente insensibile e atroce” ha dichiarato Alicia Kearns, la presidente della Commissione per gli affari esteri della Camera.

Non è questa l’unica azione che ha creato sconcerto: una vignetta sul terremoto di Charlie Hebdo, il celebre settimanale satirico francese, ha scatenato una forte ondata di indignazione nei media turchi. Il vignettista Juin ha infatti disegnato le macerie accompagnate da una scritta: “Ora non c’è più bisogno di carri armati”.

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