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2 settimane agoon
Riuscite a immaginare vostra nonna che, armata di pistola, sfreccia a bordo di una motoretta per vendicarsi di un truffatore? Se avete risposto di no (ma anche se invece ci riuscite), forse dovreste andare al cinema a vedere Thelma.
Thelma è una vedova ultranovantenne che vive da sola. Nonostante questo, la sua è una vita piuttosto piena: ogni giorno si dedica ai suoi hobby, non manca mai di fare ginnastica e incontra spesso il nipote Danny, che le ha anche insegnato a usare il computer e il cellulare.
Purtroppo, la routine dell’anziana signora viene spezzata da una telefonata allarmante: il nipote Danny le dice di aver investito una donna e un sedicente avvocato le chiede di spedire 10mila dollari – rigorosamente in contanti – a un indirizzo. Purtroppo, Thelma cade in quella che agli occhi dello spettatore è palesemente una truffa e manda i soldi.
Quando scopre di essere stata ingannata, però, Thelma non ci sta e così, dopo aver tentato di rubare la motoretta del suo amico Ben, con lui si lancia in un’avventura che la porterà a scontrarsi con i suoi truffatori.
Thelma, lo diciamo subito, è un film delizioso che non pretende di essere un capolavoro ma che riesce davvero ad avere il profumo confortante di una nonna. La protagonista di questa storia è certamente un’anziana sopra la righe, ma, col suo modo di fare e anche col suo arco di trasformazione, ci ricorda una cosa importante: gli esseri umani non sono yogurt e non hanno una data di scadenza – non è mai, mai troppo tardi per vivere secondo le proprie regole.
E questo non significa, come scoprirà Thelma, non accettare i propri limiti o il tempo che passa, al contrario: accettare i propri limiti, chiedere aiuto, cercare un appoggio permette di superarli. Thelma, con un po’ di humor (grigio, più che nero), è un dialogo tra generazioni, un invito ai più giovani a “fare il grande salto” e a diventare adulti, accettando il rischio e la responsabilità di dettare le regole della propria vita.
Thelma, come scopriamo alla fine del film, è una persona vera: la protagonista della pellicola, infatti, è ispirata alla nonna del regista (che è ancora viva e ha 105 anni) e l’appartamento in cui la vediamo è quello in cui la vera Thelma vive – però, dobbiamo specificarlo, la storia di dolce vendetta che racconta il film è invece frutto dell’immaginazione dell’autore.
C’è un’altra cosa vera, dietro tutta la finzione: l’amore tra nonna e nipote. Anche prima di scoprire che esiste una Thelma in carne e ossa, tutto l’affetto del regista per lei è palpabile, e l’autenticità di questo sentimento rende Thelma una commedia dolce e imperdibile per tutti.
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