Oltre 150 feriti e 59 morti: questo il pesantissimo bilancio dell’incendio scoppiato, nella notte a cavallo tra il 15 e il 16 marzo, in una discoteca di Kocani, una cittadina di trentamila abitanti della Macedonia del Nord.
La dinamica dell’incidente
Stando alle prime ricostruzioni le fiamme sarebbero divampate a causa di alcuni fuochi d’artificio accesi sul palco mentre era in corso il concerto hiphop dei Dnk – uno dei membri del gruppo, Andrej Gjorgjirski, ha perso la vita.

Secondo la direttrice dell’ospedale della città molte persone sarebbero morte schiacciate dalla folla che, spinta dal panico, cercava di fuggire dalla discoteca in fiamme. Diversi pazienti che versano in condizioni critiche sono stati trasferiti in alcuni ospedali esteri.
Arresti e sospetti
Sono già venti le persone indagate e quindici quelle che sono state tratte in arresto. Tra i sospettati figurano, tra gli altri, i responsabili della sicurezza, il proprietario del club e anche chi ha organizzato l’evento, mentre le manette sono già scattare per un segretario di Stato e un ex-direttore dei servizi di soccorso.
“Uniamo le nostre forze” esorta Gordana Siljanovska, presidente della Macedonia del Nord “non permettiamo a nessun altro di sacrificare gli standard in nome del profitto. Niente” ha concluso “è più prezioso della vita dei giovani.”
___
Potrebbe interessarti anche:
Maltrattano la figlia e sorella disabile: arrestati
___
Continua a seguirci su Facebook e scopri gli ultimi aggiornamenti cliccando qui.