Ultima generazione vandalizza un’opera di Cattelan

Nella mattinata di domenica 15 gennaio, gli attivisti di Ultima generazione sono tornati all’attacco: hanno versato vernice arancione sulla scultura “Love” di Maurizio Cattelan, posizionata in piazza Affari a Milano.

Cos’è successo?

Gli attivisti hanno ricoperto con vernice lavabile arancione il basamento della scultura, successivamente hanno lanciato in aria alcuni palloncini, pieni della stessa vernice, attenti però a non danneggiare in alcun modo l’opera.

L’opera stessa, infatti, è stata concepita dallo stesso Cattelan come un’azione provocatoria, messa proprio al cospetto di uno dei luoghi per eccellenza della concentrazione del potere economico e politico (L.O.V.E. è acronimo di libertà, odio, vendetta, eternità).

Proprio a questo si riferisce la nota diffusa dagli attivisti per rivendicare l’azione: “L’azione non violenta coinvolge la base di un monumento che simboleggia una provocazione e un monito contro lo strapotere finanziario: la scultura rappresenta una mano atteggiata al saluto romano, ‘mutilata’ di tutte le sue dita, fuorché il medio, posizionata in Piazza degli Affari, di fronte al palazzo della Borsa“.

Tre sono state le persone accompagnate in Questura.

Ultima Generazione: un gruppo che divide

Per molti, Ultima generazione è mossa dalle giuste ragioni: è innegabile la gravità e l’urgenza della crisi climatica. Per altri, le azioni di Ultima generazione hanno anche meriti strategici: sono atti di disobbedienza civile che serviranno a scuotere le coscienze e a stimolare azioni politiche più incisive

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