Uccide la vicina e taglia il corpo in due pezzi: dopo l’omicidio preleva dal conto corrente della donna circa 170€.
Uccide la vicina e si rammarica
Un antico detto affermava che “anche la regina ha bisogno di una vicina”. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo bussato alla porta accanto alla nostra per risolvere un piccolo problema, per una chiacchiera, per un consiglio o per un qualsiasi altro motivo. Non tutti, tuttavia, hanno la fortuna di avere accanto delle persone per bene e di fiducia. A Milano, infatti, è stato proprio un vicino a commettere una delle aggressioni più atroci: Domenico Livieri ha ucciso e derubato Marta Di Nardo, di anni sessanta.
“Mi dispiace per quanto accaduto, per aver assassinato Marta, con la quale avevo un buon rapporto. Non è stata colpa mia, ma dei miei familiari che non mi aiutavano”, è così che l’uomo si è giustificato. Il movente sarebbe dunque economico. Il suo obiettivo, infatti, era quello di rubarle il bancomat. Il GIP ha dichiarato che l’uomo ha prelevato circa 170€ dopo aver ucciso la donna.
L’uomo aveva precedenti
Il cadavere è stato trovato venerdì sera, nella sua abitazione, tagliato in due parti: “Preso dal panico — ha dichiarato Livieri — ho nascosto il corpo sopra, nella botola in cucina, dopo averla tagliata con un coltello lungo 50 cm. Non ho raccontato a nessuno di quello che è successo. Non so perché i giorni successivi mi recavo a casa sua, dove mangiavo”.
L’assassino, da quanto si apprende, si sarebbe dovuto trovare in una struttura sanitaria di accoglienza per autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi. Nella struttura, tuttavia, non vi è mai stato per “mancanza di disponibilità”. L’uomo ha precedenti per violenza sessuale e sequestro di persona.
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