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4 anni agoon
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RedazioneI carabinieri del Comando interregionale “Ogaden”, nel corso di controlli in cinque regioni italiane, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata, hanno scoperto numerosi casi di indebita percezione del reddito di cittadinanza. La truffa ai danni dello Stato ammonta a 20 milioni di euro.
Sono 4.839 le irregolarità emerse. Il 12,6% dei 38.450 nuclei familiari controllati: il campione è di 87.198 persone. Al 30 aprile scorso all’Inps risultavano 387.076 nuclei familiari percettori del sussidio nelle cinque regioni: Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Sono 3.484 le denunce (9,1% rispetto al numero dei nuclei familiari controllati). La percentuale delle persone già note alle forze dell’ordine è quasi al 40% (38,4%): il 2,6% hanno condanne o precedenti per reati associativi. Il totale delle irregolarità riscontrate ammonta a quasi 20 milioni di euro percepiti indebitamente (19.112.615,72).
I furbetti del reddito di cittadinanza, in questa maxi operazione, sono soprattutto uomini (60,2% a fronte del 39,8% di donne) e italiani (il 59,4% a fronte del 40,6% di stranieri).
Un caso alquanto particolare è emerso in Campania, dove in provincia di Avellino un 70enne convivente con una funzionaria comunale (che non è indagata) possedeva una lussuosa Ferrari, numerosi immobili e terreni di proprietà. A Napoli, invece, ad intascare il reddito di cittadinanza erano camorristi, loro parenti e rapinatori, con 2.441 casi scoperti.
A Collepasso, in provincia di Lecce, una delle persone individuate ha dichiarato la presenza nel proprio nucleo familiare di sei minori stranieri mai censiti in quel comune con i quali non aveva alcun vincolo di parentela, mentre una coppia ha inserito nel proprio nucleo familiare la presenza di altri familiari, in realtà residenti in Germania.