Una donna di El Salvador è stata condannata a 30 anni di carcere per aver avuto nel 2019 un aborto spontaneo. Esme avrebbe abortito a causa di un’emergenza ostetrica e dopo l’accaduto è stata tenuta in custodia cautelare per due anni. Nel 2021 è arrivata la sentenza, una sentenza che da Morenza Herrera, presidente dell’organizzazione Citizen Group for the Depenalization of Abortion, è stata definita: “Un duro colpo sulla strada per superare la criminalizzazione delle emergenze ostetriche che, come ha già sottolineato la Corte interamericana dei diritti umani, devono essere trattate come problemi di salute pubblica”
El Salvador, piccolo Paese dell’America Centrale, è uno dei Paesi con la legislazione più restrittiva al mondo su questo aspetto che prevede pene anche in caso in cui l’interruzione di gravidanza avvenga per cause naturali. Secondo i media salvadoregni è la prima volta da sette anni che una donna alle prese con un aborto spontaneo o dovuto ad una emergenza ostetrica è condannata da un tribunale di El Salvador.
Inoltre, sarebbe la prima condanna emessa da quando è in carica il governo del presidente Nayib Bukele, che aveva promesso di “porre fine alla persecuzione sistematica delle donne che affrontano emergenze sanitarie durante le loro gravidanze”.
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