Abu Dhabi: una mostra dedicata e Pompei ed Ercolano

L’Istituto italiano di cultura ad Abu Dhabi (537 Al Qasbah st., Al Bateen) ha debuttato domenica 20 marzo, alle 18.30, con l’appuntamento “Private luxury”, un’opera immersiva, di cui protagoniste saranno le bellezze di Pompei ed Ercolano, al centro le connessioni fra l’antica Roma e la penisola arabica, da dove provenivano spezie, profumi e perle, il Mediterraneo crocevia di scambi e di contaminazione culturale.

Connessioni tra Roma e la penisola arabica

Le materie prime usate per creare gli unguenti a Roma, infatti, erano provenienti tutte dai luoghi conquistati dall’esercito romano. Per cui i primi approcci alle sostanze odorose furono per mano dei soldati Romani e dei mercanti, che importavano non solo le materie prime, ma anche i relativi utilizzi.

Nel corso del tempo i Romani impararono anche a preparare profumi, unguenti, acque profumate e polveri odorose. Proprio a loro dobbiamo la distillazione, grazie alla tecnica del soffiaggio, e l’utilizzo di ampolle di vetro per contenere il profumo.

Le sostanze arrivavano da molte parti del mondo conosciuto allora. I mercanti viaggiavano con carri carichi di tutto ciò che poteva far mercato. Grandi carovane che provenivano dall’Egitto, dalla Siria, dall’Etiopia, dalla Cina e dal Medio Oriente e da altre regioni del Mediterraneo, arrivavano fino a Roma grazie al trasporto su navi onerarie.

L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Campania, da Teichos e Kif Italia, con la collaborazione del Mann e della profumeria artistica Tiziana Terenzi since 1969. La mostra è a cura di Salvatore Agizza e del direttore del Museo archeologico Paolo Giulierini, mentre la direzione artistica è affidata a Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei. L’esposizione è visitabile fino al 26 marzo, in concomitanza con le giornate dedicate al tema dell’acqua da parte di Expo Dubai 2020.

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