Connect with us

Cronaca

Addio ai tatuaggi colorati.

Published

on

A partire dal 4 gennaio 2022 saranno vietati i tatuaggi a colori. Bruxelles li vieta: solo in bianco ed in nero. Nel mirino l’isopropanolo, ingrediente potenzialmente cancerogeno.

Dal 4 gennaio 2022 i corpi potranno essere decorati solo in bianco ed in nero, addio ai tatuaggi colorato. O meglio, a quasi tutti gli inchiostri che contengono isopropanolo.

Dall’anno nuovo chi vorrà farsi un tatuaggio dovrà accontenarsi, ma sarà per il suo bene, almeno secondo l’Europa. Infatti scatterà un nuovo regolamento europeo che vieta i tattoo con inchiostri colorati: saranno consentiti solo quelli in bianco e nero. O meglio, quelli che non contengono isopropanolo, un solvente che l’Ue ha deciso di vietare in quanto potenzialmente dannosi per la pelle perchè in grado di irritare gli occhi, seccare l’epidermide, causare danni al sistema nervoso e sono potenzialmente.

Via quasi tutti i colori, tranne l’inchiostro bianco, nero e grigio: questi tre pigmenti infatti non contengono isopropanolo, un solvente potenzialmente dannoso

 

L’ingrediente “incriminato” infatti provoca sulla pelle effetti potenzialmente dannosi. E’ in grado di irritare gli occhi, seccare la pelle, causare danni al sistema nervoso e potenzialmente cancerogeni. Il nuovo regolamento Reach approvato dalla Ue – articolo 75, comma 12 – rende di fatto illegali 4000 prodotti contenenti questo tipo di solvente e tra questi ci sono anche 27 pigmenti largamente utilizzati dai tatuatori di tutta Europa.

Si tratta ovviamente di un enorme cambiamento, che ha scatenato le proteste degli operatori di settore. Sostituire gli inchiostri con nuovi prodotti, che rispettano le nuove normative, non è così semplice e rapido. I pigmenti utilizzati per la realizzazione dei tattoo vengono prodotti principalmente in America. I fornitori non riusciranno a sostenere la produzione di nuovi inchiostri per far fronte all’urgenza del cambiamento europeo previsto per il mese di gennaio. Inoltre, se di molte tinte esistono già dei sostituti legali, di alcuni colori, come ad esempio il blu 15 e il verde 7, non ci sarebbe un equivalente a norma di legge. Una situazione che rischia di fare scomparire dalla tavolozza dei pigmenti utilizzabili colori che in realtà sono ampiamente utilizzati dagli amanti dei tattoo.

Dalla molti Stati sono partite le proteste, soprattutto dalla Germania e dall’Austria, con tanto di interrogazione parlamentare a Bruxelles. “Dobbiamo buttare via tutto il materiale che abbiamo in negozio – ha spiegato il presidente dell’associazione tatuatori tedeschi, Urban Slamal – e la nuova legge è solamente precauzionale: non è affatto chiaro quanto siano effettivamente dannosi i singoli inchiostri per tatuaggi”. E mentre i tatuaggi rischiano di diventare un bene di lusso, il Council of European Tattoo Associations ha dato il via a una petizione internazionale – Save the pigments – insieme a un’azione legale per chiedere all’Ue di concedere una proroga agli operatori.

Un duro colpo per la comunità di tatuatori italiana, che ha denunciato l’importante limitazione artistica, ma anche economica.

La speranza è che in futuro possano essere approvate nuove sostanze, considerate meno nocive, perché si possa tornare a tatuare con inchiostri colorati chimici.  Tuttavia non si è trattato di un fulmine a ciel sereno. Anzi, i produttori hanno avuto più di un anno di tempo per adeguarsi alle nuove norme. 

“Una questione annosa di cui si iniziò a parlare nel 2013 e che, in tutto questo tempo, non si è riusciti a rendere né chiara e né semplice”, ha commentato il presidente dell’AssociazioneTatuatori.it Ugo Eliseo Giuseppin all’Adnkronos. E ha sottolineato: “Una norma, oltretutto, lacunosa, a differenza della precedente (ResAP(2008)1), perché non impone più che nell’etichetta dei pigmenti sia indicato che il prodotto è sterile e la sua scadenza”.

 

 

________

Continua a seguirci il sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook e, per essere sempre aggiornato, iscriviti al nostro canale Telegram

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Direttore responsabile: Maurizio Cerbone Registrazione al Tribunale di Napoli n.80 del 2009 Editore: Komunitas S.r.l.s. - P.IVA 08189981213 ROC N° 26156 del 25 gennaio 2016