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Allarme Cyberbullismo in Campania, colpisce oltre 60% di giovani

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Più di un campanello d’allarme nei confronti del quale il Corecom Campania ha scelto ancora una volta di intervenire con una campagna capillare di prevenzione. Incontrando i ragazzi negli oratori e nei centri estivi per offrire loro strumenti preziosi di conoscenza del fenomeno e di come comportarsi di fronte all’emergenza”.

Queste le parole di Domenico Falco, Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania, indirizzate ai ragazzi dell’oratorio “Madri Canossiane” di Avella (Av), coordinati da madre Ketty Marsico e madre Agnese Tulino.

L’impegno del Consiglio Regionale della Campania è stato confermato, a margine dell’incontro, da parte di Gennaro Oliviero, presidente dell’assemblea che ha sede al Centro Direzionale di Napoli: “Siamo in prima linea per fronteggiare il fenomeno dilagante del bullismo e del cyberbullismo nella nostra regione. Abbiamo deciso di rilanciare la campagna “@scuolasenzabulli” per essere al fianco dei nostri giovani nell’affrontare questa difficile battaglia. Vogliamo essere un elemento di facilitazione – ha ribadito Oliviero – per la creazione di una rete sociale che coinvolga studenti, le loro famiglie, gli insegnanti, le istituzioni locali, i professionisti e le forze dell’ordine per dare il necessario supporto alle vittime ma anche ai violenti affinché riescano a svoltare in positivo le loro vite”. Tanta partecipazione da parte dei giovani dell’oratorio che hanno raccontato anche le loro esperienze dirette con questi fenomeni.

“I ragazzi devono imparare a rispettare tutti, soprattutto i più deboli.
Quelli che hanno difficoltà maggiore a inserirsi nella società – hanno ammonito madre Ketty e madre Agnese, responsabili del campus dell’oratorio. Devono sapere che di fronte a questi fenomeni non bisogna chiudersi in se stessi. Nessuno, vittima o carnefice che sia, deve rimanere da solo. Piuttosto deve imparare ad affrontare la situazione parlandone in famiglia, con gli insegnanti e con tutti coloro che possono offrire la possibilità di uscire dal tunnel”.

Coinvolgere le famiglie è il suggerimento anche di Ivana Nasti, direttore del Servizio ispettivo Agcom: “Bullismo e cyberbullismo sono tra le minacce più temute dagli adolescenti. Una minaccia seria per la salute fisica e psichica che coinvolge un giovane ogni tre. Con la pandemia abbiamo assistito a un aumento esponenziale dei casi di diffusione di foto e commenti a sfondo sessuale, trolling e casi di veri e propri ricatti on line. E’ importante agire con l’attività di prevenzione coinvolgendo le famiglie sulla pericolosità del fenomeno e sulla necessità di avere gli strumenti adatti e le conoscenze giuste per affrontarlo”. Il supporto dei professionisti esperti della materia è un valido alleato per riconoscere il pericolo e comportarsi di conseguenza.

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