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Cinema

Big Mouth 6: questo show non perde un colpo!

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In questi giorni, su Netflix, è arrivata la sesta stagione di Big Mouth.

Questa serie animata folle e audace è diventata estremamente popolare grazie ai Mostri degli Ormoni – spesso osceni ed esagerati – che accompagnano i protagonisti attraverso l’adolescenza e la scoperta della propria sessualità. Il vero punto forte di Big Mouth, oltre l’apparenza bizzarra, è quello di riuscire ad essere un prodotto divertente e contemporaneamente profondo ed educativo: il tema principale delle precedenti stagioni è stata l’educazione sessuale – raccontata in modo estremamente leggero e goliardico – e questi nuovi episodi non fanno eccezione.

Big Mouth: la nuova stagione

SE NON HAI VISTO LE PRECEDENTI STAGIONI SALTA ALL’ULTIMA SEZIONE: ALLERTA SPOILER!

In questa nuova stagione riprendiamo da dove eravamo rimasti: dopo aver conosciuto i bacarozzi dell’amore e i vermi dell’odio, i piccoli pervertiti ehm protagonisti della serie sono alle prese con nuovi fidanzati, nuove infatuazioni e soprattutto problemi familiari.

Dopo le precedenti e abbastanza disastrose esperienze, Missy incontra un nuovo ragazzo, Elijah; Jay vive la sua nuova relazione con Matthew, ufficializzata alla fine della scorsa stagione, dovendo decidere se assecondare la propria natura selvatica oppure se adeguarsi al fidanzato; Jessi affronterà la nascita della sorellastra; Nick scoprirà qualcosa sul passato di suo padre e infine Andrew sarà coinvolto in una serie di dinamiche sentimentali e familiari decisamente disastrose. Molto meno presente Lola, che comunque comparirà in una puntata in cui si parlerà (e canterà) di paternità.

Come sempre, parallelamente alle vicende dei piccoli umani seguiamo anche le storie dei Mostri degli Ormoni: Maurice, che avevamo lasciato in dolce attesa, vive con molta tristezza la sua gravidanza a causa dell’abbandono di Connie, che proprio non vuole saperne del “bambino”. I due riusciranno a riavvicinarsi, o Maurice dovrà rassegnarsi all’idea di essere un genitore single?

Questione di genere: grazie, Montel!

Con la nascita di Montel – il figlio di Maurice e Connie – lo show non si lascia sfuggire l’occasione di parlare di genere. L’argomento era già stato toccato nelle precedenti stagioni, ma, dopo aver parlato di identità e transizione in età adolescenziale, questa volta ci si sofferma sull’assegnazione del genere alla nascita.

Lo show mostra come l’assegnazione del genere sia “un’ossessione umana”, per dirla con le parole del piccolo e irriverente Montel, ed evidenzia in maniera magistrale l’irrazionalità che si cela dietro il pregiudizio di genere.

Rappresentare l’asessualità

Menzione d’onore anche per la rappresentazione dell’asessualità, forse una delle più efficaci insieme a quella del ben più adulto Todd di Bojack Horseman.

In questa stagione il nuovo fidanzato di Missy, Elijah, sospetta di essere asessuale – e il punto su cui si sofferma Big Mouth non è l’identificazione o meno del personaggio in questo orientamento sessuale, ma il fatto che una persona asessuale non sia condannata a rimanere sola, a essere infelice e nemmeno a sentirsi “meno” rispetto ad altri: una prospettiva positiva dell’asessualità che difficilmente riusciamo a vedere nei prodotti di intrattenimento.

Personaggi a tutto tondo

Nonostante le storie di Big Mouth danzino sempre sul filo dell’assurdo, paradossalmente i personaggi che ne fanno parte sono estremamente realistici: sono la perfetta rappresentazione di come un adolescente o un preadolescente percepisce se stesso e il mondo a 12, 13 o 14 anni. La serie riesce ad amalgamare perfettamente tutti i sentimenti e le forze che si agitano nella mente e nel cuore dei ragazzini e ricorda a tutti noi (che tendiamo a dimenticarcene) com’è stato difficile e caotico crescere e cambiare fino a diventare adulti.

Nick, Andrew, Missy e tutti gli altri sono dei personaggi a tutto tondo che non si esauriscono in uno stereotipo: riescono a non essere né buoni né cattivi, come tutti noi, mentre diventano se stessi.

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