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Al Fayed, ex patron di Harrods, accusato di abusi sessuali sulle dipendenti: hanno denunciato in 150, c’è anche una 15enne.
La catena di grandi magazzini Harrods avrebbe coperto le violenze dell’ex proprietario morto a Londra nell’agosto del 2023 all’età di 94 anni, Mohamed Al-Fayed. In base a un’inchiesta della BBC più di venti donne hanno accusato di stupro di stupro Mohamed Al Fayed, ex proprietario dei grandi magazzini Harrods e padre di Dodi, che morì in un incidente stradale assieme alla principessa Diana Spencer nel 1997.
L’accusa è dunque di aver molestato circa 20 dipendenti e di averne stuprate cinque negli anni in cui a Londra dirigeva i lussuosi grandi magazzini di Knightsbridge. Le stesse dipendenti di Harrods ad accusare l’ex proprietario di abusi sessuali sistematici. I loro avvocati, lo hanno definito un “predatore sessuale seriale”, con “violenze costanti e ripetitive che sono andate avanti per oltre 25 anni”.
Stando a quanto presentato tramite un’azione collettiva delle vittime, la dirigenza di Harrods sapeva degli abusi avvenuti in diverse parti del mondo, dal Regno Unito alla Malesia, e li avrebbe coperti. Tra le vittime ci sarebbero anche donne che all’epoca avevano anche 15 e 19 anni. In seguito alle indagini giornalistiche svolte per un documentario e podcast della BBC le donne in questione hanno detto di essere state stuprate o aggredite sessualmente da Al Fayed nelle sue proprietà di Londra e Parigi, ma anche a Saint-Tropez e Abu Dhabi.
Dean Armstrong, l’avvocato che guida il team di legali dell’azione collettiva. “Diciamo chiaramente che Mohammed Al Fayed era un mostro che utilizzava la sua ricchezza e il suo potere per manipolare e controllare le vittime“, ha dichiarato “Non solo Fayed era un mostro, ma era un mostro aiutato da un’istituzione“.
Armostrong afferma che i vertici Harrods sapevano delle accuse ma anche che gli abusi sistematici erano noti “ben prima” del 2023 nonostante gli attuali proprietari della catena di grandi magazzini hanno dichiarato di essere “completamente sconvolti dalle accuse di abusi perpetrati da Mohamed Al Fayed”.
Va detto però che il gruppo ha già raggiunto accordi finanziari con la maggior parte delle persone che si sono a loro rivolte dal 2023 con richieste di risarcimento per abusi sessuali sul lavoro: i nuovi proprietari di Harrods, che hanno rilevato l’attività nel 2010, ribadendosi «totalmente inorriditi» dalle accuse, hanno infatti aggiunto di aver già predisposto un piano per risarcire per l’appunto la maggior parte delle ex dipendenti che dicono di essere state aggredite da Al Fayed e si erano rivolte all’azienda proprio nel 2023.
Mohamed Al Fayed è nato ad Alessandria d’Egitto ed era arrivato nel Regno Unito negli anni Settanta, dopo aver costruito un ricco gruppo commerciale in patria e in Medio Oriente. Oltre a essere il proprietario di Harrods, che acquisì nel 1985, possedeva il famoso hotel di lusso Ritz a Parigi e la squadra di calcio del Fulham.
Inizialmente le donne che lo avevano accusato di stupri e abusi sessuali erano cinque: dopo l’uscita del podcast “Al-Fayed: Predator at Harrods” altre ex dipendenti avevano contattato la BBC parlando di accuse simili. Alcune ex dipendenti hanno raccontato che Al Fayed girava regolarmente tra i piani dei grandi magazzini per cercare giovani donne da assumere come sue assistenti.
Una di loro che ha parlato in forma anonima ha detto di essere stata stuprata nella sede di Harrods a Londra quando era adolescente; un’altra identificata solo con il suo nome, Sophia, sua assistente personale tra il 1988 e il 1991, ha detto che Al Fayed aveva cercato di stuprarla in più occasioni. Un’altra ancora identificata con il nome di fantasia Rachel, a sua volta assistente personale negli anni Novanta, ha raccontato di essere stata stuprata nel suo appartamento di lusso vicino a Hyde Park.
Alcune delle donne coinvolte hanno avviato procedimenti legali contro gli eredi dell’uomo. Le testimonianze raccolte finora dipingono un quadro di abusi diffusi e sistematici, che sarebbero stati coperti da un sistema di corruzione e insabbiamenti.
Il documentario della BBC ha dato voce a molte delle vittime, che hanno deciso di rompere il silenzio e denunciare gli abusi subiti. Le accuse contro Al Fayed ricordano quelle mosse contro altri potenti uomini d’affari come Harvey Weinstein e Jeffrey Epstein, noti per aver utilizzato la loro influenza per abusare delle donne.
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