Connect with us

la settimana tv

Chi ha incastrato Jessica Rabbit? – la femme fatale cambia look

Published

on

jessica rabbit
articolo di Saveria Russo

Il parco giochi Disneyland di Anaheim ha rimosso la statua di Jessica Rabbit perché “troppo sexy”: la Disney di nuovo “vittima” della cancel culture o scelta di marketing?

Jessica Rabbit cambia look e c’è già chi grida allo “scandalo”

L’arte è figlia del proprio tempo: le ambientazioni, così come le storie ed i personaggi, prendono ispirazione dall’epoca in cui viene creato il prodotto. Così come per i libri, anche per la Disney e le sue “favole” è stato così: storie di principesse e di principi, di animali ed oggetti parlanti, tutti ispirati dalla loro epoca di creazione.

Nell’epoca della cancel culture e del politically correct, molti stanno gridando allo “scandalo”, ricollegando alla esorbitante sensualità del personaggio la rimozione della statua di Jessica Rabbit. Ma questa è solo l’ultima di una lunga liste di accuse che, negli ultimi anni, sono state rivolte alla Disney: basti ricordare l’accusa di promuovere, nella favola di Biancaneve, un bacio non consensuale o la polemica perché il lupo de I tre porcellini in una scena da venditore indossava una maschera da mercante ebreo o ancora quando si è parlato di razzismo ricollegando i corvi neri di Dumbo a caricature dei lavoratori delle piantagioni. Proprio a seguite di tutte queste accuse, la piattaforma Disney+ ha anche deciso di bloccare la visione di alcuni classici destinati ai bambini perché definiti steriotipi dannosi.

Eppure, il cambiamento che maggiormente ha infastiditio il mondo di internet, è quello di Jessica Rabbit: la donna sexy, una femme fatale (raffigurata con i lineamenti di Rita Hayworth e la voce di Kathleen Turner), moglie di Roger Rabbit. I giornali e molti utenti si sono indignati, criticando questa “mossa” della Disney: “il politically correct ha rovinato il mondo, non si possono cancellare personaggi iconici come quello di Jessica Rabbit, createvi dei personaggi nuovi, ma non rovinateci quelli vecchi.”

Dinsiformazione e clickbait: un po’ di chiarezza

Come succede molto spesso, nel mondo aleggia questo alone di disinformazione, incoraggiato anche da titoli clickbait o informazione del tutto incorrette. E’ vero si che la Disney ha “accolto” le migliaia di accuse di sessismo rivoltagli per il personaggio della Rabbit, ma è anche vero che si sta creando un grande polverone: il film non sarà “vittima” di alcun cambiamento, da come invece si è fatto intendere, le notizie di eliminazione o di modifiche non sono altro che bufale.

Chi ha incastrato Roger Rabbit? è un film strapieno di allusioni e di battute sessuali, è un film che quasi tutti abbiamo amato da bambini ma, che visto oggi con un po’ di criticità e di maturità, fa storcere un po’ il naso. Un film per bambini che non è tanto per bambini: solo perché un film contiene cartoni animani, allora non è detto che sia un film adatto ai bambini.

Inoltre, il film non solo contiene scene sexy ma anche inadatte ad un pubblico giovane: a inizio film ad esempio si vedono tre bambini, prendere un autobus insieme a Eddie Valiant e, appena saliti, scambiarsi tre sigarette. Cosa “forse” normalissima nel 1947, anno in cui si svolge il film, ma sicuramento non nel 2021. Eppure la scena è ancora oggi presente nel film e questo perché non è stato cancellato nulla e la Disney non ha intenzione di farlo.

Creare le condizioni giuste per i “grandi di domani”

Ciò che è necessario sottolineare è che il termine cancel culture fa riferimento a ostracismo o censura di figure e di scene non ritenute adatte al mondo attuale. Jessica Rabbit non viene censurata all’interno del film, l’opera originale non viene cambiata. Viene semplicimente modificata un’attrazione in un parco Disney, una corsa in macchine ispirate ai cartoni, una corsa dedicata al pubblico dei più piccoli, una corsa che nulla ha che vedere con la trama del film (si sale su una delle macchine per scoprire chi abbia rapito Jessica e di come ritrovarla). La Disney ha semplicemente deciso, senza attuare nessuna modifica ma semplicemente rivedendo l’attrazione, di dare un ruolo più attivo a Jessica Rabbit di una semplice statua legata e messa nel baule di una macchina.

Si è vero, non bisogna guardare al passato ed è necessario creare contenuti adatti al mondo in cui viviamo, ma perché è più urgente lamentarsi dell’aggiunta di un trench ad una statua di un personaggio femminile, trasformandola in una detective non più “moglie di…” che creare le condizioni giuste in cui far crescere quelli che saranno grandi domani?

___

Continua a seguirci il sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook e, per essere sempre aggiornato, iscriviti al nostro canale Telegram

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Direttore responsabile: Maurizio Cerbone Registrazione al Tribunale di Napoli n.80 del 2009 Editore: Komunitas S.r.l.s. - P.IVA 08189981213 ROC N° 26156 del 25 gennaio 2016