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De Magistris: “Maresca contro i centri sociali? Chiaramente di destra”

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“Se la priorità di Maresca non è la lotta alla camorra e lo spezzare i legami tra camorra e politica, ma fare la lotta ai centri sociali e ai ragazzi della nostra città, questa è una posizione di destra molto ideologica e conferma come la sua candidatura sia fortemente orientata in un certo perimetro politico”.

Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, commentando a Radio Crc le dichiarazioni del candidato sindaco Catello Maresca in merito alla necessità di tornare al “rispetto delle regole” a Napoli con riferimento esplicito alla “occupazione di immobili del Comune da parte dei centri sociali”.

Al riguardo de Magistris ha sottolineato che “non si tratta di occupazioni” e ha aggiunto: “Io credo che in questi anni nella gran parte dei casi giovani, centri sociali, esperienze di autogestione e autogoverno siano stati elementi di grande vitalità e vivacità di questa città. Penso che abbiano dato un contributo enorme sul piano culturale, di partecipazione dal basso, sulle lotte per l’acqua pubblica, i beni comuni, il contrasto alle diseguaglianze. Anche in pandemia c’è stato un loro contributo molto forte. Se la priorità di Maresca non è la lotta alla camorra e lo spezzare i legami tra camorra e politica ma fare la lotta ai ragazzi della nostra città, questa sarà la sua concezione di legalità”.

“La scelta di Manfredi è stata una scelta totalmente verticistica, è quindi fisiologico che all’interno di alcuni partiti a livello locale venga fuori un quadro tutt’altro che granitico”. Ha proseguito de Magistris, commentando il malcontento di parte della base del Movimento 5 Stelle napoletano in merito all’alleanza con il Pd e alla candidatura di Gaetano Manfredi, con l’annuncio di alcuni attivisti e consiglieri comunali e regionali di voler correre da soli con un altro candidato. “Il quadro partitico tradizionale è fluido – ha detto de Magistris – e ormai i partiti non hanno più la capacità di una volta di prendere delle decisioni, di assumerle in maniera condivisa e di portarle avanti. Alcune decisioni vengono prese da 2 o 3 persone all’interno di una stanza e poi si riempiono la bocca di democrazia partecipativa, di coinvolgimento della gente, di assemblee, di stare tra le persone”.

De Magistris ha ricordato che “il Movimento 5 Stelle in particolare ha fatto della democrazia partecipativa e della democrazia dal basso un suo punto di forza, poi molto tradito nel tempo. A livello locale ci sono ancora tanti che vogliono lottare dal basso e questo fa venire fuori una serie di contraddizioni e un quadro tutt’altro che granitico nella forza di alcune candidature, molto pompate mediaticamente ma che poi bisognerà verificare quando si farà la campagna elettorale e si starà tra la gente”. “Soprattutto per l’elezione del sindaco – ha concluso de Magistris – devi andare a conquistarti i voti, devi stare tra la gente, conta molto la persona, contano molti fattori. La partita quindi mi sembra ancora molto aperta”.

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