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Elezioni Napoli 2021: I candidati a sindaco posano con oggetti simbolici

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NAPOLI. I quattro candidati a sindaco di Napoli hanno posato per gli scatti di Ciro Fusco nella sede dell’ANSA. Alessandra Clemente, Antonio Bassolino, Gaetano Manfredi e Catello Maresa, tutti fotografati con un oggetto a loro caro.

Alessandra Clemente ha scelto un tablet: “Perché i device digitali saranno portatori della rivoluzione digitale che metteremo in atto grazie ai fondi del Pnrr e che renderanno più accessibili i servizi che il Comune offre al cittadino. Un progetto che abbiamo chiamato “il Comune sul tuo cellulare” per digitalizzare e rendere più moderna la macchina amministrativa e velocizzare le pratiche burocratiche. Per questo motivo nella nostra squadra abbiamo ingaggiato professionisti della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, che tornano a Napoli dopo anni all’estero per mettere a disposizione della città le loro competenze e le loro energie”.

Antonio Bassolino ha scelto un casco rosso da arrampicata: “La mia passione per le scalate mi ha insegnato molto ed è stata una lezione per la vita privata, ma soprattutto per la vita politica: bisogna imparare a salire, ma anche a scendere. Proprio perché ho anche saputo scendere ora posso fare la risalita. Ecco, il mio oggetto del cuore, quindi: un casco rosso da alpinista, da scalatore, per proteggersi dalle pietre che possono cadere dall’alto, ma anche per essere visibile, per non essere perso di vista. Un casco come questo indica anche la strada che Napoli deve imboccare per essere riparata, ricucita e rilanciata. Per la città e a tutta la sua area metropolitana occorre di un impegno quotidiano, meticoloso, attento ai pericoli e a dove si poggia il piede, perché, come quando si punta alla vetta, si procede passo dopo passo”.

Catello Maresca ha scelto di essere fotografato con le scarpe da ginnastica: “Scarpette da ginnastica consumate per quanto ho camminato e corso stando tra la gente. Da sindaco non sarò semplice spettatore delle cose che accadono a Napoli, non rimarrò chiuso nelle stanze di Palazzo San Giacomo. Continuerò a incontrare le persone, a stare tra la gente per intercettare i bisogni dei napoletani, ascoltare i problemi dei cittadini, promuovere le istanze di chi non ha voce. Dimostrerò che è ancora possibile fidarsi della buona politica e delle istituzioni. Qui la politica deve tornare a essere elemento di unione e non di divisione, di confronto e non di scontro, come invece è stata fino ad oggi. Ecco, le scarpe con le suole consumate sono il simbolo di questo mio impegno, sempre dalla parte dei cittadini”.

Gaetano Manfredi si è lasciato fotografare con una maglietta con scritto “Insieme si può”: “Un motto , quello dell’associazione ‘I Pollici verdi’ del Parco Corto Maltese, in cui mi sono ritrovato pienamente. Un esempio di come ci si possa riappropriare della nostra città rendendola più vivibile contro ogni luogo comune. Napoli è piena di bellissime esperienze da valorizzare. Tra queste il grande lavoro realizzato dalle associazioni che hanno trasformato il loro territorio, Scampia, facendolo diventare un luogo aperto, inclusivo e partecipato innanzitutto dagli abitanti del quartiere. Ho detto sin dal primo giorno che la nostra Napoli non avrà più periferie ma sarà una città policentrica dove ogni quartiere avrà una sua vocazione che lo valorizza. Napoli rinasce solo con uno sforzo collettivo”.

 

 

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