“Non vogliamo essere ricordati come ‘La scuola dei maccheroni’!”
queste le parole del preside di un istituto superiore saltato agli onori della cronaca per un fatto quantomeno curioso: dieci studenti, ora a rischio sospensione, hanno ricevuto una nota disciplinare per aver portato delle vaschette monoporzione di pasta al forno per merenda.
Tutto accade al Liceo Colasanto di Andria, dove le tagliatelle al forno sono state giudicate come “eccessive” in relazione al contesto scolastico.
Maccheroni proibiti: la spiegazione del preside
“Al Colasanto non facciamo doppi turni, non abbiamo una mensa autorizzata dalla ASL dove poter gestire i cibi caldi e, oltretutto, siamo in emergenza sanitaria da covid19 ed è inimmaginabile manipolare cibi cotti” spiega il preside del Liceo “è vietato se non autorizzato dagli organismi competenti: questo ci impone un rispetto delle regole e massima attenzione dal punto di vista sanitario.
“Questo è un luogo deputato all’insegnamento e non alla consumazione di pasti caldi che è impossibile consumare in dieci minuti, compromettendo anche la fase digestiva” dice ancora il preside. “Al Colasanto facciamo cose più serie” conclude “non è tollerabile un atteggiamento di violazione delle regole igieniche e di buonsenso. A breve inaugureremo un’importante mostra d’arte su cui sarebbe meglio soffermare anche l’attenzione dei media. Non vogliamo essere ricordati come ‘la scuola dei maccheroni’!”
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