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Giovane calciatore di Acerra muore per un sarcoma a 25 anni, la famiglia dona fondi al Pascale

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Acerra – Un grande gesto di solidarietà da parte della famiglia di Stefano Sorano, sfortunato calciatore di Acerra morto a 25 anni a causa di un sarcoma che non gli ha lasciato scampo. La famiglia ha voluto fare una raccolta fondi a favore dell’istituto Pascale.

Stefano aveva 25 anni quando è stato stroncato da un sarcoma che dopo un anno di cure non gli ha lasciato scampo. “Ma il suo breve passaggio sulla terra non può e non deve essere vano” – dicono oggi i parenti e gli amici. E così, in nome di Stefano, è stato organizzato un torneo di calcio ed è stata fatta una raccolta fondi che sono stati devoluti al Pascale, l’Istituto dei tumori di Napoli presso cui il giovane è stato in cura. “E anche se quelle cure non hanno dato l’esito sperato, è stato accudito e accompagnato con amore fino alla fine” – le parole di zia Tiziana.

La storia di Stefano Sorano, di Acerra, viene raccontata dallo stesso Istituto Pascale. Stefano si era da poco laureato in giurisprudenza, quando nel luglio del 2019 ha scoperto di avere un sarcoma polmonare. Trattato chirurgicamente al Monaldi, era poi approdato al Pascale nel reparto del dottor Apice. Le cure non hanno mai dato l’esito sperato, le condizioni di Stefano sono sempre state serie e con pochi margini di successo.

Stefano è deceduto il 2 maggio del 2020, dopo aver trascorso il duro periodo della pandemia in ospedale. “Anche se lui non si è mai perso d’animo, al Pascale aveva fatto amicizia con tutti e tutti gli volevano bene. Gli voleva bene e ancora glie ne vuole la fidanzata, Federica, è stata lei che ha voluto creare un evento perché Stefano continuasse a vivere” – si legge in una nota del Pascale.

Il torneo di calcio è stato chiamato Hakuna Matata, letteralmente “senza pensieri”, così come era il suo motto. Una scritta che Stefano si era fatto tatuare proprio sul polmone destro, in tempi non sospetti dalla malattia.

La consegna dei fondi è avvenuta nella stanza del direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi. A consegnare un assegno gigante simbolico sono stati la fidanzata, gli amici del cuore e la zia Tiziana che gli ha fatto da madre, avendo Stefano perso la mamma all’età di quattro anni.

Le parole del direttore generale dell’IRCCS, Attilio Bianchi: “Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a questa famiglia che anche nella disgrazia di aver perso un congiunto tanto giovane ci ha riconosciuto l’impegno e la dedizione con cui trattiamo i nostri pazienti. Gesti come questi ci invitano a proseguire nella nostra missione con sempre maggiore impegno”.

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