Il Pentagono valuta l’invio di truppe in Ucraina

Il rischio di un’escalation è sempre più vicino: la guerra in Ucraina continua e non accenna a fermarsi. I dati riguardanti sfollati, morti e feriti peggiorano di giorno in giorno – l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) segnala che per la prima volta ci sono oltre 100 milioni di sfollati nel mondo e  la procuratrice Iryna Venediktova parla di almeno 4.600 civili uccisi dai russi, di cui almeno 232 bambini – e intanto i toni si alzano sempre di più.

Il Pentagono valuta l’invio di truppe

Decisamente preoccupanti le notizie che arrivano dagli Stati Uniti, dove il Pentagono rende noti di stare valutando l’invio di truppe e forze speciali in Ucraina per proteggere l’ambasciata statunitense: “Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza” ha dichiarato John Kirby “ma non è stata presa ancora nessuna decisione”.

Zelensky parla di un corridoio per l’export del grano per evitare una crisi globale e invoca altre sanzioni, chiedendo un embargo completo sul petrolio e che “tutte le banche russe siano escluse dai sistemi globali e che non ci sia nessun commercio con la Russia”, mentre Biden rincara la dose affermando che “La Russia deve pagare un prezzo di lungo termine” per aver invaso l’Ucraina con lo scopo di “distruggere l’identità” del Paese.

Putin: “Economia russa resiste”

E se secondo l’Intelligence britannica le perdite russe in Ucraina in soli tre mesi sarebbero simili a quelli registrati dall’Unione Sovietica durante i nove anni in Afghanistan, Putin ribatte affermando che “L’economia russa resiste abbastanza bene alle sanzioni”.

Intanto, i filorussi dell’autoproclamata Republlica di Donestsk Pushilin affermano che tutti i prigionieri dell’acciaieria Azovstal saranno processati in un tribunale.

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