È nella regione più popolosa della Germania, ovvero nel Nord Reno-Westfalia, che il tasso di inflazione è sceso all’1,7 per cento.
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1 anno agoon
L’inflazione in Germania scende ben oltre le aspettative: miglior dato dal 2021.
Secondo l’analisi dei dati di quest’estate dell’ufficio federale di Statistica Destatis l’inflazione scende in Germania e, ad agosto 2024, si attesta al valore più basso da marzo 2021, all’1,9 per cento. Scatta così l’accentuazione del pressing sulla Bce per il taglio dei tassi.
In Germania gli ultimi dati sull’inflazione lasciano sperare in un cambio di rotta rispetto agli ultimi mesi fortemente segnati dal caro vita. Dopo un periodo in cui era volata al livello più alto dal 1992: il 5,2 percento. A seguito c’era stata una cura da 7 miliardi tra tagli delle imposte e sgravi. Per cui i salari avevano superato l’inflazione. La crescita dei salari per i lavoratori della zona euro rallenterà in maniera significativa nel 2025 e 2026.
Questo è quanto ha detto il capo economista della Banca Centrale Europea, Philip Lane, durante una conferenza a Francoforte. La seconda metà di quest’anno – ha detto Lane – vedrà ancora “molti aumenti salariali” ma il recupero dei salari rispetto all’inflazione “sta ora raggiungendo il suo picco” e il ritmo sarà molto meno rapido nei prossimi due anni.
Era stato il pacchetto del governo guidato dal cancelliere Scholz per rilanciare l’economia tedesca a favorire la crescita delle piccole e medie imprese. Lo scorso mese d’agosto il dato relativo al costo della vita tedesco è sceso ben oltre le aspettative, attestandosi all’1,9 per cento su base annua rispetto al 2,3 per cento di luglio scorso.
Ad affermarlo sono stati i dati dell’Istituto di statistica tedesco, con la speranza dei cittadini tedeschi, così come di quelli di tutti gli altri Paesi dell’area euro, che la Banca centrale europea possa presto provvedere a un ulteriore taglio dei tassi d’interesse dopo quello effettuato lo scorso giugno.
Il dato della Germania non è un caso isolato in Europa, visto che ci sono anche altri importanti economie del Vecchio Continente che registrano dei dati sull’inflazione migliori rispetto ai pronostici, come ad esempio la Spagna. I buoni risultati dell’inflazione registrati in Germania spingono gli analisti a sottolineare come gli stessi rappresentino un incentivo alla Banca Centrale Europea per provvedere a un ulteriore taglio dei tassi.

“Il raffreddamento dell’inflazione – dicono – mette pressione alla Bce affinché riduca nuovamente i tassi dopo il primo taglio di giugno”. Con lo sguardo che si estende anche ad altri buoni risultati registrati in Europa. In Spagna, ad esempio, l’inflazione ha toccato il livello più basso degli ultimi 12 mesi, con i prezzi al consumo che sono aumentati del 2,4 per cento rispetto ad agosto 2023 (le stime erano in realtà al 2,5 per cento).
Tornando alla Germania, si è andati ben oltre le più rosee aspettative, tanto che si tratta del valore migliore che la Germania vede da marzo 2021. Su base mensile, ad agosto 2024 l’indice dei prezzi al consumo è sceso a meno 0,1 per cento dallo 0,3 per cento di luglio dello stesso anno, mentre l’inflazione depurata dei prezzi dell’energia e degli alimentari, è diminuita con minor vigore dal 2,9 al 2,8 per cento.
È nella regione più popolosa della Germania, ovvero nel Nord Reno-Westfalia, che il tasso di inflazione è sceso all’1,7 per cento.
La Bce dovrebbe dare il via al secondo taglio dei tassi dopo la prima riduzione di 25 punti base annunciata a giugno. l calo dei “prezzi dell’energia, in particolare, sta avendo un effetto frenante sul tasso di inflazione“, afferma Ruth Brand, Presidente dell’Ufficio federale di statistica. “Continuiamo, invece, a registrare – prosegue – aumenti superiori alla media dei prezzi dei servizi“.
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