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Costume e Società

J. K. Rowling minacciata per le sue dichiarazioni transfobiche

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L’indirizzo di casa della scrittrice britannica J. K. Rowling è stato diffuso online. L’abitazione di Edimburgo dell’autrice di Harry Potter è stata condivisa da un gruppo di attivisti per i diritti delle persone trans, che hanno postato sui social una foto dove era “intenzionalmente ben visibile” l’indirizzo della proprietà.

“Avrebbero dovuto riflettere sul fatto che adesso ho ricevuto così tante minacce di morte che potrei tappezzarci casa, e non ho finito di sfogarmi. Probabilmente, la butto lì, il modo migliore per provare che il vostro movimento non sia una minaccia per le donne, è smettere di invadere la nostra privacy, molestarci e minacciarci” ha scritto la Rowling su Twitter, in un post in cui denunciava l’accaduto.

Uno degli attivisti protagonisti della vicenda ha scritto su Facebook: “Ieri abbiamo postato una foto scattata a casa di J. K. Rowling”. In seguito, il gruppo ha rimosso l’immagine dai social media, dichiarando: “Anche se non rimpiangiamo di aver postato la foto, dalla sua pubblicazione abbiamo ricevuto una quantità esorbitante di seri e minacciosi messaggi transfobici, per cui abbiamo deciso di eliminarla”.

Le dichiarazioni incriminanti di J. K. Rowling

Si è iniziato a credere che la celebre scrittrice fosse transfobica a partire da un suo post su Twitter del 2019. L’autrice espresse la sua opinione sul licenziamento di Maya Forstater, ricercatrice del Center for Global Development. L’accademica era stata sollevata dal suo incarico per aver scritto: “Gli uomini non possono trasformarsi in donne”. E J. K. Rowling, prendendone le difese, commentò: “(…) Far perdere il lavoro alle donne per aver dichiarato che il sesso è una cosa reale?”.

In seguito, il 6 giugno 2020, ricondivise un articolo in cui veniva usata l’espressione “persone con le mestruazioni”. È solo un modo neutro per non definire il genere degli individui che hanno il ciclo mestruale, ma la Rowling non sembrò apprezzare questo tentativo di inclusione. “Persone con le mestruazioni. Sono sicura che c’è una parola per definirle. Aiutatemi. Wumben? Wimpund? Woomud?”, disse, ironizzando per riferirsi al termine women, ovvero “donne”, dando per scontato che siano le uniche a avere mestruazioni.

L’esclusione dai festeggiamenti per l’anniversario di Harry Potter

Da quando J.K. Rowling si è espressa pubblicamente con le sue controverse riflessioni sul femminismo e l’identità di genere, anche gli attori del cast di Harry Potter non sono rimasti in silenzio. Daniel Radfcliffe (Harry Potter), Emma Watson (Hermione Granger), Ruper Grint (Ron Weasley) e molti altri interpreti si sono schierati dalla parte della comunità LGTBQIA+, dissociandosi dai pensieri dell’autrice.

J.K. Rowling, dunque, non parteciperà alla celebrazione del ventesimo anniversario dall’uscita nelle sale di Harry Potter e la Pietra Filosofale. L’emittente HBO Max ha annunciato che l’intero cast esteso si ritroverà per celebrare in occasione dell’evento Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts. Avrà luogo il 1 gennaio 2022, ma la creatrice della saga non ci sarà, come annunciato alla rivista PEOPLE da una fonte a lei vicina.

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