Il candidato sindaco di Napoli del centrosinistra Gaetano Manfredi, si apre ad un possibile accordo con la Federazione dei Verdi, i quali tempo fa abbandonarono il tavolo del centrosinistra, “non condividendo le modalità di interlocuzione tra i partiti per la scelta del nome”. Ciò perché sicurezza e vivibilità della città sono due dei temi sui quali Manfredi si ripropone di lavorare con maggior impegno e sono temi che Europa Verde porta avanti con grande impegno. Nei primi 100 giorni, infatti, l’ex rettore fa sapere che “bisognerà lavorare sulla vivibilita’ quotidiana, con interventi puntuali sui disservizi segnalati dai cittadini”. Allo stesso tempo, “occorreranno interventi straordinari per mettere l’amministrazione nelle condizioni di poter sfruttare al meglio le opportunita’ del Recovery. Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022 avremo bisogno di una task force che consenta di presentare i progetti e non perdere queste risorse decisive”. Il rafforzamento della macchina comunale è un’azione prioritaria: “Non c’e’ un soprannumero di dipendenti, anzi Napoli ha la meta’ del personale comunale di Milano in base al numero di abitanti. Ma l’eta’ media e’ alta e spesso mancano le competenze. Dobbiamo riorganizzare la macchina amministrativa, assumendo giovani con competenze giuste e e funzionali alla pubblica amministrazione”. Con l’apertura ai Verdi, Manfredi renderebbe cosi ancor più ampio lo schieramento allargato già al M5s. L’ex ministro del Conte bis, infatti, ha spiegato: “Il M5s ha sostenuto la mia candidatura dall’inizio al di la’ delle dinamiche interne, che lascio all’autonomia del Movimento, la sua presenza in coalizione e’ importante per le istanze che ha sempre portato avanti, in particolare sui temi della marginalita’ sociale e della transizione ecologica, che sono decisivi per la citta’”.
