La Lega, con a capo il leader Matteo Salvini, ha presentato alla Camera una proposta di legge che invoca la stretta sulla maternità surrogata, chiedendo fino a 5 anni di carcere per chi la pratica:
“Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni è punito con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 1,2 milioni a due milioni di euro. La surrogazione di maternità è vietata anche se commessa all’estero da cittadino italiano”.
Ma in Italia qual è la situazione riguardo la maternità surrogata?
In Italia, la surrogazione di maternità è una pratica vietata, la Corte costituzionale, nel 2017, ha confermato il divieto specificando come la pratica di surrogazione “offenda in modo intollerabile la dignità della donna e mini nel profondo le relazioni umane”.
Come specificato dalla nota diramata dalla Lega, la stretta vorrebbe “ostacolare qualunque pratica che possa configurare il traffico commerciale di bambini e, a tal fine, l’articolo 1 introduce un esplicito divieto, inserendo un nuovo comma 5-bis all’articolo 12 della citata legge n. 40 del 2019. L’articolo 2 modifica il comma 1 dell’articolo 9 del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 191, specificando che l’importazione di tessuti e cellule umane deve essere corredata della documentazione dei costi del materiale biologico importato, inclusa la dichiarazione di donazione volontaria e gratuita da parte del donatore, in conformità con quanto disposto all’articolo 12, comma 1, del medesimo decreto legislativo n. 191 del 2007”.
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