Palazzo Chigi ha chiesto un maxi-risarcimento all’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo essersi costituito parte civile nel processo Ruby ter, in aggiunta alla pena detentiva di sei anni avanzata dai pubblici ministeri.
I processi Ruby-ter riguardano i presunti pagamenti effettuati da Berlusconi a persone che hanno assistito alle feste, in cambio del loro silenzio. L’avvocato Gabriella Vanadia, della presidenza del Consiglio, ha avanzato la richiesta di un risarcimento a favore della Presidenza del Consiglio con un risarcimento provvisorio di 10 milioni di euro per corruzione in atti giudiziari e 500mila euro per falsa testimonianza.
Nell’aula bunker di Ucelli di Nemi a Milano, l’avvocato Vanadia ha parlato di “discredito planetario” per la vicenda che ormai da oltre un decennio e con tre filoni di processi riempie le aule del tribunale di ex premier, soubrette, ragazze ancora minorenni.
Secondo l’avvocato, la cifra è stata chiesta calcolando sommando “una pluralità di elementi”: l’entità della corruzione di cui Berlusconi e gli altri imputati sono chiamati a rispondere; la notorietà dei soggetti coinvolti e il “clamore ineguagliabile della vicenda a livello mondiale” seguito dalle battute a ogni latitudine sul “Bunga bunga”.
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