Cronaca
Sottochiave: ecco perché la minaccia atomica non è immediata
Cosa sta succedendo in Ucraina? La minaccia atomica è immediata?
Un’altra giornata di guerra, un’altra giornata di tensione per l’Ucraina e per l’Europa.
“È finita l’illusione che la pace sia scontata” ha dichiarato il Presidente Draghi. L’Unione Europea e la Nato hanno chiesto, ancora una volta, il ritiro immediato delle truppe russe dall’Ucraina, richiesta rimasta ovviamente inascoltata.
Al contrario, gli attacchi sono sempre più duri: mentre si combatte a Kharkiv, viene abbattuta la torre della televisione di Kiev e le truppe bielorusse attraversano il confine ucraino, Mosca ribadisce che l’offensiva continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi.
Sono rimandati a mercoledì i nuovi negoziati tra Kiev e Mosca. Nel frattempo, a Ginevra, alla Conferenza sul disarmo i diplomatici hanno abbandonato la sala quando è stato trasmesso il discorso registrato del ministro degli esteri russo Sergey Lavrov.
Il ministro ha dichiarato, nel corso della giornata, che Kiev starebbe cospirando per sviluppare un proprio arsenale atomico.
La minaccia atomica è reale?
La tensione è ormai alle stelle, anche per la scelta di Vladimir Putin di allertare il sistema difensivo nucleare russo. Nonostante sia una mossa indubbiamente allarmante non è ancora il caso di perdere la calma: perché venga infatti sganciata una bomba atomica servono tre chiavi.
La catena di comando del sistema nucleare russo è stata modellata su quella dell’URSS e si basa sull’attivazione di tre codici: Putin ne possiede solo uno, mentre gli altri due sono affidati al ministro della difesa Sojgu e al capo di stato maggiore interforze Gerasimov. In molti ritengono che Sojgu e Gerasimov non sarebbero affatto propensi al lancio di una bomba atomica – sarebbe infatti inevitabile una risposta del fronte occidentale che porterebbe alla distruzione della Russia.
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