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Speak no evil // RECENSIONE

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speak no evil

Se non puoi dire niente di gentile, meglio non dire nulla”: a tutti noi questa frase è stata detta almeno una volta nella vita. Ma fino a che punto è possibile abbozzare, lasciar perdere? Fino a dove si può spingere la gentilezza? Cosa sei disposto a sopportare in nome della buona educazione? Una parola sgarbata? Un abuso? Un omicidio?

Questa la premessa alla base di Speak no evil, remake americano dell’omonimo film danese del 2022 e attualmente in sala, uno dei film horror più disturbanti degli ultimi tempi che non lascerà indifferenti nemmeno gli spettatori più smaliziati del genere.

Speak no evil: di cosa parla?

La storia è davvero lineare: Louise e Ben Dalton, una coppia americana, sono in vacanza in Italia con l’ansiosa figlioletta Agnes. Qui vengono conquistatati da Paddy, un medico senza peli sulla lingua, da sua moglie Ciara e il piccolo Ant, con cui Agnes stringe amicizia.

Dopo qualche settimana, la famiglia Dalton riceve un invito dai nuovi amici per trascorrere qualche giorno nella loro casa in campagna. Dopo qualche titubanza, i due accettano, aspettandosi di trascorrere un weekend all’insegna della genuinità e della spensieratezza.

Ma le cose, ben presto, prendono una piega sinistra e i Dalton scopriranno che, dietro le porte di quella casa, si cela un terribile segreto

A volte, serve una pietra

Speak no evil – che non riesce a sfuggire alla maledizione delle traduzioni italiane e arriva in sala con il titolo di Non parlare agli sconosciuti – è un film capace di mettere a disagio, per un motivo o per un altro, qualsiasi spettatore, perché riesce a mostrare quanto sia sottile il velo della civiltà e anche quanto sia facile strapparlo.

Siamo tutti animali e tra gli animali ci sono, sussurra il film, prede e cacciatori: e gli uomini non fanno eccezione. L’ipocrita gentilezza dei tempi in cui viviamo ci protegge davvero dal male oppure ci rende più indifesi davanti alla follia e alla ferocia dei cattivi? La risposta, davanti al finale del film – che si discosta molto dalla versione danese – sembra chiara: non sempre per proteggersi è utile imbottire una stanza di cuscini. A volte, serve un coltello – o, forse, una pietra.

Speak no evil: vale la pena vederlo?

Speak no evil è sicuramente un film consigliato a tutti gli amanti dell’horror e in generale chi cerca un film disturbante. Ma se siete deboli di stomaco e se non volete uscire dalla sala con le palpitazioni e un peso sul cuore, lasciate perdere: questa non è una pellicola adatta a chi cerca una storia gentile.

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