Terremoto devastante in Siria e Turchia
Continua ad aggravarsi il terribile bilancio del devastante terremoto di magnitudo 7.8 che si è abbattuto su Siria e Turchia: i morti sarebbero oltre 1500 – di cui almeno 1000 nelle sola Turchia. Secondo il presidente turco Erdogan si tratta del più grande disastro registrato nel Paese dal 1939.
Le scosse, avvertite fino alla Groenlandia, sono state più di 30 e secondo il dottor Haluk Ozener, direttore dell’osservatorio Kandilli e dell’Istituto di ricerca sui terremoti, continueranno anche nelle prossime ore. Il ministro italiano degli Esteri Antonio Tajani ha reso noto che i 21 italiani presenti nella zona dove si è verificato il sisma sono stati contattati: “Li abbiamo raggiunti” ha detto “e ci risulta che stiano tutti bene”.
Sostegno dal mondo
Immediatamente è arrivata la solidarietà da parte degli Stati Uniti, che si sono detti disponibili a inviare “qualsiasi tipo di assistenza” in coordinamento con il governo di Ankara; Washington ha anche inviato una squadra di 370 persone per aiutare nei soccorsi.
Messaggi di sostegno sono arrivati dall’Unione Europea, che si è detta pronta ad aiutare, e da Zelensky, che ha dichiarato che l’Ucraina è “al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti” ha aggiunto in untweet “a fornire l’assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro”. Solidarietà è stata espressa anche da Putin, che si è reso disponibile e fornire “l’assistenza necessaria”.
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